Istat: Indici prezzi al consumo ottobre 2013

L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Ottobre 2013; l'indice dei prezzi al consumo per le fa...

13/11/2013
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Ottobre 2013; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di ottobre 2013 con la nuova base 2010 sul valore di 107,10 con una lieve variazione negativa rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata pari al- 0,1 % e quella annua del + 0,7 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Ottobre 2013 ed il 15 Novembre 2013, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2012 dello 3,485577 %.
Ricordiamo che a partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.

Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato allo 0,525 % e l'indice biennale al 2,550 %.

L'Istat spiega che, nel mese di ottobre 2013, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Abbigliamento e calzature, Mobili, articoli e servizi per la casa, Ricreazione, spettacoli e cultura e Istruzione (+ 0,3 % per tutti e quattro), Bevande alcoliche e tabacchi e Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,2 % per entrambi).

Variazioni nulle si sono registrate nel capitolo Altri beni e servizi.

Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Comunicazioni (- 4,5 %), Trasporti (- 0,6 %), Servizi ricettivi e di ristorazione (- 0,5 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (- 0,2 %) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 0,1 %).

Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,8 %), Istruzione e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 1,4 % per entrambi), Bevande alcoliche e tabacchi (+ 1,3 %), Mobili, articoli e servizi per la casa (+ 1,1 %) e Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,8 %).< br />
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Trasporti (+ 0,4 % per entrambi), Altri beni e servizi (+ 0,5 %), Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,6 %), Abbigliamento e calzature (+ 0,7 %).

Incrementi tendenziali nulli non si sono registrati in nessun capitolo.

Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati nel capitolo Comunicazioni (- 8,6 %).

Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Reggio Calabria (+ 2,3 %), Genova (+ 1,6 %), Firenze (+ 1,0 %), Bari e Roma, Venezia e Milano (+ 0,9 % per tutte e quattro), L’Aquila, Bologna, Trieste e Aosta (+ 0,7 % per tutte e quattro), Napoli e Torino (+ 0,6 % per entrambe), Trento (+ 0,5 %), Potenza e Perugia (+ 0,4 % per entrambe), Cagliari, (+ 0,3 %), Ancona (+ 0,2 %) e Palermo (- 0,2 %).

I prossimi indici saranno pubblicati il 12 dicembre 2013.
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