Manutenzioni straordinarie senza DIA: al via la semplificazione anche in Toscana

Comincia a delinearsi il quadro regionale per le manutenzioni straordinarie senza titolo abilitativo messe a punto dal Decreto-Legge 24 marzo 2010, n. 40, pu...

08/04/2010
Comincia a delinearsi il quadro regionale per le manutenzioni straordinarie senza titolo abilitativo messe a punto dal Decreto-Legge 24 marzo 2010, n. 40, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 26 marzo 2010, n. 71, che ha modificato il Testo Unico in Edilizia, DPR n. 380/2001, rendendo libere alcune attività edilizie dai vincoli del titolo abilitativo e, quindi, dalla denuncia di inizio attività.

Come già anticipato (leggi news), il DL n. 40/2010 verrà applicato "salvo più restrittive previsioni previste dalla disciplina regionale e dagli strumenti urbanistici". Dunque, le Regioni con normativa coerente o antecedente con il DPR n. 380/2001 potranno, dalla data di entrata in vigore del DL n. 40/2010 (26/03/2010), applicare la liberalizzazione prevista dalla nuova normativa. Mentre, le Regioni che hanno una propria normativa regionale in materia e prevedono, dunque, la richiesta del titolo abilitativo, potranno far valere la propria su quella nazionale.

Nonostante la Toscana abbia una legge regionale, Legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 "Norme per il governo del territorio", che prevede per le manutenzioni straordinarie (artt. 44 e 45) la coerenza con gli strumenti della pianificazione territoriale, ristrutturazione edilizia, sostituzione edilizia e ristrutturazione urbanistica, nella primavera del 2009 era stato presentato un disegno di legge che, in attuazione dell'intesa del 31 marzo 2009 sui provvedimenti urgenti dello Stato e delle Regioni volti a rilanciare l'edilizia, prevedeva all'art. 1 una semplificazione di alcune attività edilizie. Per tale motivo, cogliendo l'occasione e l'opportunità offerta dal "decreto incentivi" la Regione Toscana ha anticipato, attraverso una lettera del 6 aprile 2010 indirizzata a Province e Comuni toscani e ai presidenti di Anci, Uncem ed Upi toscani, la volontà di recepire al più presto le indicazioni del decreto legge n. 40/2010 in materia di edilizia libera e semplificazione e di garantire uniformità di comportamento per tutto il territorio toscano.

La Giunta provvederà ad attuare le modifiche alla disciplina regionale in materia di governo del territorio inerenti all'efficacia dell'articolo 5 del decreto legge n. 40 che sostituisce l'articolo 6 del testo unico DPR n. 380/2001. Il decreto, entrato in vigore nel marzo scorso, infatti, consente alle Regioni di ampliare l'elenco degli interventi che possono essere eseguiti senza alcun titolo abilitativo. Questa norma verrà applicata, in Toscana, attraverso la modifica dell'attuale articolo 80 della Legge regionale n. 1/2005 e degli altri articoli della stessa legge che oggi disciplinano i titoli abilitativi. Il decreto, come detto, amplia l'elenco degli interventi che possono essere eseguiti senza alcun titolo abilitativo, salvo disposizioni regionali più restrittive e nel rispetto delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e delle altre normative sulla disciplina dell'attività edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico sanitarie, e relative all'efficienza energetica nonché delle disposizioni contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio.

La Regione Toscana recepirà, dunque, quanto prima le nuove norme, che consentiranno una notevole semplificazione dei procedimenti in materia edilizia per numerosi interventi, attraverso la predisposizione di una proposta di legge modificativa della l.r. 1/2005 sul governo del territorio, da sottoporre all'approvazione del Consiglio Regionale.

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