Mobilitazione settore Costruzioni, il 15 marzo 2019 manifestazione a Roma

Sono previsti 10 mila lavoratori a Roma il prossimo 15 marzo 2018, data scelta dai principali sindacati nel settore delle costruzioni per una vera e propria ...

09/01/2019

Sono previsti 10 mila lavoratori a Roma il prossimo 15 marzo 2018, data scelta dai principali sindacati nel settore delle costruzioni per una vera e propria mobilitazione per chiedere al Governo il rilancio di un settore che dall'inizio della crisi ha già perso 600 mila posti di lavoro e 120 mila aziende.

La manifestazione, che sarà il culmine di una serie di iniziative che si terranno in tutta Italia già a partire dalle prossime ore, è stata annunciata dai sindacati FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, in una conferenza stampa nei cantieri della Metro C di Roma. “Nelle aziende, nei cantieri, nei territori - hanno detto i segretari generali delle tre sigle, Vito Panzarella, Franco Turri e Alessandro Genovesi - incontreremo i lavoratori delle costruzioni per confrontarci sul futuro del settore, che rischia davvero di scomparire senza investimenti, una programmazione e una politica industriale per la creazione di lavoro, e in assenza di interventi per la messa in sicurezza del territorio e degli edifici pubblici e privati. Inoltre chiederemo incontri ai prefetti ed alle istituzioni locali e proporremo a livello nazionale l’istituzione di un tavolo per una strategia di rilancio e di riqualificazione del settore”.

Tra le altre proposte dei sindacati ci sono:

  • un nuovo piano di investimenti;
  • il completamento di tutte le opere avviate e l’avvio di quelle per le quali ci sono risorse;
  • l’istituzione di un Fondo nazionale di garanzia creditizia;
  • interventi mirati sul sistema bancario nazionale;
  • investimenti sulla qualificazione delle stazioni appaltanti;
  • una revisione mirata del Codice Appalti;
  • la messa in campo di nuove misure per le politiche abitative;
  • il potenziamento del sistema degli incentivi;
  • la promozione della qualificazione delle imprese;
  • il rafforzamento del meccanismo del Durc e misure per contrastare il dumping contrattuale, che riduce diritti e tutele, in particolare su salute, sicurezza, formazione.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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