Normativa sismica, da Inarsind la richiesta di omogeneità sul territorio

Non vi è omogeneità di comportamenti tra le Regioni Italiane circa le procedure autorizzative e di controllo delle pratiche sismiche, sono, dunque, necessari...

11/01/2011
Non vi è omogeneità di comportamenti tra le Regioni Italiane circa le procedure autorizzative e di controllo delle pratiche sismiche, sono, dunque, necessarie procedure autorizzative e di controllo uniformi in tutta Italia e documentazione semplificate per le opere di modesta entità.

Lo ha affermato il segretario nazionale di Inarsind, "Ing. Francesco Basso", in una nota in cui ha evidenziato come già in precedenza era stato evidenziato il problema ma ad oggi non è ancora avvenuta alcuna azione di coordinamento tra le Regioni che possa consentire di svolgere l'attività professionale in modo omogeneo da nord a sud.

Prima di entrare nel dettaglio della nota dell'Ing. Francesco Basso, sottolineiamo come, purtroppo, nonostante un'unità formale, il nostro Paese stia ormai da diverso tempo sviluppando una normativa a "macchia di leopardo" e che ogni Regione legifera in maniera quasi autonoma in ogni settore (es. piano casa e certificazione energetica).

Nella sua nota, il segretario nazionale di Inarsind ha evidenziato due ulteriori elementi negativi nei procedimenti autorizzativi e di controllo:
  1. I diversi atteggiamenti tenuti dagli Organismi Tecnici provinciali e dagli Uffici Sismica delle Province di una medesima Regione. Si può facilmente costatare come ogni organismo stabilisca regole proprie e bastano pochi chilometri di distanza affinché esse cambino, anche in modo significativo: ciò che è assolutamente necessario produrre in una Provincia per ottenere esito positivo della propria pratica, ha poca o nessuna rilevanza nella Provincia limitrofa - corregionale-. Siamo all'Italia dei Comuni, per non dire delle Contrade.
  2. Il secondo aspetto è una conseguenza dell'impostazione generale delle nuove "Norme Tecniche per le Costruzioni " (D.M. 14 Gennaio 2008) e chiama in causa l'assunzione di responsabilità dei funzionari che esercitano il controllo. L'assunto è: tutte le opere rivestono la stessa importanza. Accade dunque che frequentemente vengano richieste le stesse calcolazioni ed elaborazioni per una modesta scala a due rampe, come per una villettina isolata od un fabbricato multipiano. E' chiaro che, a parità di classe d'uso, dovrebbero comunque prevalere considerazioni di semplice buon senso. Un garage monopiano per una o due autovetture non può e non deve richiedere una mole incredibile di elaborati, con conseguenti rilevanti costi per la Committenza. Gli Uffici addetti al controllo, però, spesso non fanno differenze ed i Professionisti sono costretti a redigere progetti dettagliatissimi per costruzioni di modesta valenza, con forti oneri, difficilmente comprensibili da chi deve poi corrispondere le nostre competenze professionali.

La nota dell'Ing. Basso si conclude invitando chiunque a far pervenire tutte le osservazioni utili affinché le pratiche possano essere snellite e l'iter burocratico possa essere accettabile ed equilibrato, senza sensibili diseguaglianze, legate ad inutili, ed anzi deleteri localismi, da superare.

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