Osservatorio Costruzioni Ance: 'La ripresa può attendere'

Poca fiducia nelle misure attuate da chi governa il nostro Paese. Potrebbe essere questo in estrema sintesi il contenuto dell’Osservatorio Congiunturale sull...

01/03/2019

Poca fiducia nelle misure attuate da chi governa il nostro Paese. Potrebbe essere questo in estrema sintesi il contenuto dell’Osservatorio Congiunturale sull’Industria delle Costruzioni presentato dall'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) lo scorso 27 febbraio.

Lo studio fornisce un aggiornamento dell’andamento del settore delle costruzioni con le previsioni per il 2019 e il 2020, alla luce del rallentamento nazionale e internazionale in atto, e che evidenzia parecchie ombre sulla ripresa dell’economa italiana.

Secondo i costruttori italiani, rispetto al picco del 2007, il Pil italiano, nonostante due distinti cicli espansivi (2010-2011 e 2014-2018), non ha colmato gli effetti negativi della crisi economica (-4,4% il PIL 2018 rispetto a quello del 2007). Le previsioni di crescita della ricchezza nazionale, fissate al +1,5% nel disegno di legge di bilancio 2018, successivamente ridimensionate al +1% nella manovra approvata dal Parlamento, appaiono oggi quanto meno ottimistiche. In questa direzione va, infatti, l’ultima previsione della Commissione Europea che ridimensione a +0,2% la crescita del Pil per il 2019.

Una crescita inferiore alle attese agirebbe, con segno negativo sul bilancio dello Stato, su due lati:

  • riduzione delle entrate fiscali, legate alla dinamica del Pil;
  • aumento della spesa per interessi, legato a prevedibili tensioni finanziarie sul differenziale di tassi sul debito pubblico.

Si tratterebbe di un arretramento molto significativo, che renderebbe incerto il quadro di finanza pubblica per l’anno in corso, rispetto al quale deriverebbero misure correttive in grado di ricondurre il sentiero del rapporto indebitamento netto rispetto al Pil ai valori obiettivo indicati nella stessa manovra.

In questo contesto, come più volte sottolineato dall’Ance, ai fini di una ripresa consolidata dell’economia italiana è mancato, e continua a mancare tuttora, l’apporto fondamentale del settore delle costruzioni.

Per le opere pubbliche la previsione per il 2019 è di un aumento dell’1,8%. Un primo segnale positivo del tutto insufficiente ad invertire il lungo trend negativo in atto dal 2005 e lontano dalle aspettative di crescita degli investimenti pubblici che le misure governative, adottate negli ultimi anni, lasciavano sperare.

Il repentino peggioramento delle condizioni economiche di contesto, tuttavia, ha indotto il Centro Studi Ance a formulare uno scenario di previsione peggiorativo, che dimezza la crescita del settore delle costruzioni per il 2019 (+1,1%) e prevede una contrazione ancora maggiore nel 2020.

Tale scenario appare al momento più credibile, in considerazione dei cambiamenti in atto e delle scelte operate dal Governo con l’ultima Legge di bilancio che hanno fortemente ridimensionando il contributo alla crescita derivante dalla spesa per investimenti in conto capitale.

In allegato i dati dell'Osservatorio ANCE.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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