PIANO CASA: OSSERVAZIONI DAGLI ARCHITETTI DI TORINO

La Federazione interregionale degli Ordini Architetti del Piemonte è stata invitata alle consultazioni indette dal Consiglio regionale del Piemonte (II commi...

26/06/2009
La Federazione interregionale degli Ordini Architetti del Piemonte è stata invitata alle consultazioni indette dal Consiglio regionale del Piemonte (II commissione) in merito a:
  • disegno di legge n. 625 Snellimento delle procedure in materia di edilizia ed urbanistica
  • proposta di legge n. 24 Modifiche alla legge regionale 6 agosto 1998, n. 21 Norme per il recupero a fini abitativi di sottotetti
  • proposta di legge n. 397 Recupero della volumetria dei 'piani pilotis' per alloggi residenziali destinati ad anziani, disabili e giovani coppie
  • proposta di legge n. 557 Incentivi per la copertura e il mascheramento che riducano l'impatto ambientale degli insediamenti produttivi
In sede di consultazione la Federazione ha fatto osservare che la Regione Piemonte ha da tempo avviato un intenso programma di revisione della propria legislazione urbanistica, con un insieme di provvedimenti che dovrebbero determinare un nuovo quadro relativo al governo del territorio. Ci si riferisce alla nuova legge urbanistica, al Piano territoriale regionale (Ptr), al Piano paesaggistico regionale (Ppr). Mentre il Piano territoriale regionale e (seppure con tempi meno prossimi) il Piano paesaggistico regionale sembrano avviati ad una prossima approvazione, la nuova legge urbanistica sembra richiedere tempi più lunghi.

In questa situazione appare non facilmente comprensibile la proposta di legge 625, che seppure coerente al progetto nazionale di incentivare piccoli interventi edilizi come strumento valido a contrastare la crisi economica in particolare nel settore edilizio, sembra poco relazionata con il nuovo quadro di governo del territorio.

Sembra opportuno, quindi, richiedere che la proposta di legge n. 625 venga collegata in modo più organico alla Nuova legge Urbanistica anticipando per quanto possibile l'approvazione di quest'ultima e apportando alla 625 quelle modifiche necessarie a rendere coerenti i due provvedimenti.

Inoltre si rileva l'importanza che il testo definitivo delle nuove leggi (ed in particolare il ddl 625) lasci il meno possibile spazio a dubbi interpretativi, di modo che non debba necessitare di circolari esplicative postume; che il testo definitivo tenga conto che le modifiche volte alle costruzioni lasciano un segno tangibile nel tessuto urbano e che quindi devono essere pensate con una prospettiva di lungo termine ed in una visione d'insieme, che talvolta manca negli interventi edilizi e urbanistici.

E' opinione della Federazione che vada infine prestata particolare attenzione ai piccoli comuni, poiché le conseguenze di una legge poco chiara e non orientata alla qualità architettonica comporterebbero perdite di risorse da parte della pubblica amministrazione e dei cittadini.

Fonte: Ordine Architetti Torino
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