Piano casa: Regioni al lavoro per rivedere le norme

Il Piano di rilancio dell'attività edilizia è stato ormai recepito da tutte le Regioni che dando attuazione all'accordo con il Governo siglato l'1 aprile 200...

06/08/2010
Il Piano di rilancio dell'attività edilizia è stato ormai recepito da tutte le Regioni che dando attuazione all'accordo con il Governo siglato l'1 aprile 2009 hanno disciplinato in maniera più o meno restrittiva la possibilità di eseguire interventi di ampliamento e demolizione ricostruzione a fronte del riconoscimento di incentivi volumetrici anche in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici generali.

Parte della disciplina attuativa è stata poi affidata anche ai singoli Comuni che a loro volta hanno contribuito a rendere ancor più disomogeneo il quadro delle regole ponendo in molti casi prescrizioni e vincoli che hanno di fatto scoraggiato se non addirittura impedito la possibilità di realizzare gli interventi.

Un primo bilancio, quindi, piuttosto deludente rispetto alle stime che erano state all'inizio prospettate. Così, dopo la tornata elettorale della primavera scorsa alcune Regioni hanno iniziato a lavorare per modificare le proprie leggi regionali con l'obiettivo di incrementare le richieste di intervento.

A proposito di bilancio si segnala che il Veneto e la Lombardia hanno avviato un monitoraggio costante sui provvedimenti comunali.

I numeri emersi sono per la Lombardia di: 896 Comuni che hanno emanato una propria delibera mentre per quanto riguarda le richieste di intervento sono state presentate 73 Dia e 60 permessi di costruire (fonte Regione Lombardia).

In Veneto i Comuni che hanno partecipato al sondaggio promosso dal Consiglio regionale, rispondendo ad una serie di domande sono stati 475 su 581.
Di questi 472 hanno dichiarato di aver emanato una delibera di attuazione della legge 14/2009, solo 67 Comuni hanno introdotto ulteriori incentivi legati alle tecniche costruttive della bioedilizia o al ricorso alle energie rinnovabili. Ulteriori limitazioni rispetto alle previsioni della legge regionale sono stati previsti da 290 Comuni: in 275 di essi, si tratta di limiti agli ampliamenti e in 196 si tratta, invece, di limiti alla sostituzione edilizia (fonte Regione Veneto).

Passando, invece, alle Regioni che stanno valutando di modificare le proprie disposizioni si tratta in particolare di: Campania, Marche, Piemonte e Lazio.
In Calabria il nuovo testo di legge è in via di approvazione definitiva.
In Sardegna al contrario alcune proposte emendative sono state bocciate dal Consiglio regionale.

Si segnala, inoltre, che il 31 luglio è scaduto in Abruzzo l'ulteriore proroga concessa ai Comuni per dare attuazione alla legge regionale n. 16/2009.

Infine, in Sicilia è stato pubblicato il decreto ass. 7/7/2010 con cui in attuazione dell'art. 3 LR 6/2010 sono state definite le caratteristiche costruttive per gli interventi di bioedilizia.

Fonte: ANCE
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