Piemonte: adeguamento degli strumenti urbanistici al piano di assetto idrogeologico

La Regione semplifica le procedure per l’adeguamento degli strumenti urbanistici al PAI, Piano per l’assetto idrogeologico. Dopo l’entrata in vigore della legge regionale che prevede il trasferimento alla Regione delle funzioni in materia di prevenzione del rischio geologico e sismico, è emersa la necessità di rivedere la normativa precedente per snellire e della razionalizzare le procedure richieste.

La delibera, approvata dalla Giunta regionale nel corso dell’ultima riunione, intende dare soluzioni alla necessità di razionalizzare le risorse interne della Regione e definire con certezza le tempistiche di risposta ai Comuni.

In quest’ottica rientra l’esigenza di ridurre gli adempimenti a carico dei Comuni classificati sismici o con problemi di dissesto idrogeologico, esprimendo il parere preventivo sugli strumenti urbanistici di tali comuni solo sul progetto preliminare. In tal modo le norme approvate delineano un nuovo percorso per l’adeguamento degli strumenti urbanistici dei Comuni interessati al Piano sull’assetto idrogeologico regionale.

Lo strumento urbanistico locale vuole essere garante della sicurezza del territorio e degli abitati esistenti, nonché promotore di corrette politiche di sviluppo. Il piano locale, disponendo di più appropriati approfondimenti e studi di carattere geologico ed idraulico, potrà incidere sulla pianificazione di bacino, modificandone ed integrandone i contenuti.

“Con questa delibera, la Giunta regionale ha inteso semplificare le normative in atto – dichiara il Vice Presidente e Assessore all’Urbanistica e Beni ambientali, Ugo Cavallera- la delibera, inoltre, rafforza il processo di collaborazione e di interazione di tutte le componenti politiche e tecniche dei diversi livelli di pianificazione”.