Politiche per la casa: l'Ance invitata all'audizione presso il Cnel

Insieme ad altri esponenti del settore edilizio e immobiliare, l'Ance ha preso parte ad una audizione indetta dal Cnel (Consiglio Nazionale dell'Economia e d...

22/01/2010
Insieme ad altri esponenti del settore edilizio e immobiliare, l'Ance ha preso parte ad una audizione indetta dal Cnel (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) sul tema dell'emergenza abitativa con l'obiettivo di individuare un documento di proposte da sottoporre al Governo anche per favorire la migliore attuazione degli obiettivi contenuti nel Piano nazionale di edilizia abitativa.
Queste le priorità che secondo l'Ance dovrebbero trovare al più presto spazio nell'agenda politica e istituzionale:
  • 1. Rivisitazione organica della legislazione per la casa e le trasformazioni territoriali in un rinnovato quadro di collaborazione concertazione Stato - Regioni;
  • 2. Revisione della normativa per le locazioni (Legge 431/1998) soprattutto per due aspetti: certezza della durata del rapporto contrattuale tra le parti, regime dei contratti a canone concordato.
  • 3. Ripristino dell'offerta di alloggi in locazione a canone sostenibile a favore delle fasce sociali che non sono in grado di accedere al libero mercato. Per conseguire questo obiettivo non si può ricorrere solo al parco degli alloggi sfitti ammesso che da parte dei proprietari ci sia la volontà di locarli a fronte di determinate garanzie ma è necessario avviare nuovi programmi per la realizzazione (recupero) di alloggi.
  • 4. Finanziamento per l'edilizia sociale su base poliennale anche mediante l'impegno delle regioni a destinare una parte del gettito derivante dalla tassa di possesso dei veicoli a motore e impegno dello Stato a cofinanziare in pari misura con conseguente revoche per mancati impieghi nei termini previsti.
  • 5. Predisposizione di norme "minime" nazionali che disciplinino la destinazione delle aree ad "edilizia sociale" nell'ambito delle legislazioni regionali attraverso premialità, perequazione e favorendo i cambi di destinazione d'uso con procedure semplificate magari per un periodo temporale limitato.
  • 6. Revisione della fiscalità immobiliare per quanto riguarda: trasferimenti di aree e immobili, passaggi di proprietà tra gli utenti, alloggi in locazione, fondi immobiliari.
  • 7. Maggiore promozione degli strumenti finanziari innovativi quali i fondi immobiliari e il risparmio casa, nonché dare effettiva attuazione alle norme sulla garanzia dei mutui da parte dei soggetti a reddito precario.
Fonte: www.ance.it
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