Regione Siciliana: 26.674 casi di immobili abusivi tra il 2009 ed il 2017

Il Dipartimento regionale dell’Urbanistica ha pubblicato il report sull’abusivismo registrato fra il 2009 e il 2017. Il Report contiene i dati di ogni pro...

23/08/2019

Il Dipartimento regionale dell’Urbanistica ha pubblicato il report sull’abusivismo registrato fra il 2009 e il 2017.

Il Report contiene i dati di ogni provincia e di ogni comune. In Sicilia sono stati registrati 26.674 casi di abusivismo ripartiti nelle varie province come riportto nella seguente tabella

Provincia

Popolazione

Numero abusi

Metricubi abusi

Mc/abitanti

Agrigento

434.005

2.680

776.702

1,79

Caltanissetta

264.936

1.095

423.653

1,60

Catania

1.107.232

6.048

1.376.169

1,24

Enna

166.259

574

129.788

0,78

Messina

629.173

4.827

681.508

1,08

Palermo

1.258.932

4.927

1.115.050

0,89

Ragusa

321.370

1.020

256.591

0,80

Siracusa

398.930

1.890

409.662

1,03

Trapani

425.775

3.613

692.669

1,63

 

Esaminando con attenzione la precedente tabella è possibile affermare che guardando l’ultima colonna relativa ai metricubi per abitante la provincia a cui spetta la palma con maggiore abusivismo è Agrigento con 1,79 metri di volume abusivo per abitante mentre è Enna la provincia in cui tale rapporto è più basso e pari a meno della metà di quello di Agrigento

In valore assoluto il maggior numero di abusi (6.048) si è registrato nella provincia di Catania ed il minore (574) nella provincia di Enna.

In definitiva quindi, la provincia con minore numero di abusi e minore rapporto tra volume abisivo realizzato e numero di abitanti è Enna.

Nella provincia di Palermo i casi di abusivismo sono stati 4.927, il 18 per cento dell’intera Isola.

Ma il problema che si pone non è tanto quello dell’abusivismo ma del fatto che il saldo tra immobili abusivi realizzati e demolizione degli stessi ogni anno è sempre negativo e che, quindi, dovremo convivere con un numero sempre maggiore di costruzioni abisive, spesso non ultimate e realizzate, molto spesso, su aree nelle quali c’è il divieto assoluto di costruire.

In verità dopo la tragedia di Casteldaccia del mese di novembre dello scorso anno è stato presentato dal Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci su proposta dell’assessore per il territorio e l’ambiente Salvatore Cordaro e dell’assessore per le autonomie locali e la funzione pubblica Bernardette Grasso il disegno di legge n. 428 relativo a “Provvedimenti urgenti dei sindaci in materia di abusivismo edilizio”.

Con il disegno di legge si sarebbero dovute adottare misure urgenti, in materia urbanistica, riguardanti l'adozione da parte dei sindaci di provvedimenti a salvaguardia dell'incolumità pubblica. In particolare, si intendeva espressamente qualificare come ipotesi di grave e persistente violazione di legge, con conseguente rimozione del primo cittadino, la mancata adozione ed esecuzione dei provvedimenti necessari allo sgombero e alla interdizione all'uso delle unità abitative a rischio per la loro particolare ubicazione. Allo stesso tempo, si prevedeva la istituzione di un Fondo di rotazione finalizzato, ove ciò fosse necessario e richiesto dall'amministrazione comunale, ad anticipare eventuali spese connesse al primo alloggio del nucleo familiare e consequenziali allo sgombero.

Ma alla proposizione di un disegno di legge nato a seguito dei fatti di Castedaccia non ha fatto seguito, con buona pace di tutti, alcun atto di convesione in legge del citato decreto legge.

In allegato i due file con i rapporti relativi a tutte le provincie della Regione siciliana dal 2009 al 2017 ed il disegno di legge sull’abusivismo edilizio mai convertito in legge.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

 

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