Regolamento edilizio-tipo: la Sicilia anticipa tutti?

Prima ancora dell'intesa in Conferenza Unificata tra Governo, Regioni, Province autonome ed Enti Locali che ha dato il via libera al Regolamento edilizio tip...

09/11/2016

Prima ancora dell'intesa in Conferenza Unificata tra Governo, Regioni, Province autonome ed Enti Locali che ha dato il via libera al Regolamento edilizio tipo e alle 42 definizioni standard (leggi articolo), la Sicilia, dopo il recepimento dinamico del Codice degli Appalti (modificato recentemente dalla Legge n. 8/2016 che ha aggiornato il comparto normativo siciliano al nuovo D.Lgs. n. 50/2016 - leggi articolo), ha pubblicato la legge regionale 10 agosto 2016, n. 16 recante “Recepimento del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380”.

Legge che è stata impugnata dal Consiglio dei Ministri n. 135 dell'11 ottobre 2016 perché presenterebbe profili di illegittimità costituzionale per aver inserito delle disposizioni che esulano dalla competenze legislative attribuite alle Regioni a Statuto speciale come quella sugli impianti a energia rinnovabile e altre norme in materia di edilizia in contrasto con l’ordinamento comunitario e la disciplina statale in materia di tutela dell’ambiente.

Mentre siamo in attesa del disegno di legge di modifica della Legge regionale n. 16/2016, che sappiamo essere stato trasmesso all'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente e a quello delle infrastrutture e della mobilità unitamente alla relazione che illustra le modifiche ed integrazioni, evidenziamo come la Regione Sicilia abbia di fatto anticipato ed inserito all'interno della propria normativa edilizia le disposizioni relative al Regolamento edilizio-tipo.

Mentre l’accordo sancito in Conferenza Unificata dà alle Regioni 180 giorni per recepire lo schema del Regolamento edilizio tipo e le definizioni standardizzate a partire dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto, l'art. 4, comma 2 del D.P.R. n. 380/2001 come recepito in Sicilia afferma:

"Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Presidente della Regione, sentiti i comuni, gli ordini ed i collegi professionali nonché le consulte regionali degli ordini dei tecnici abilitati alla progettazione, su proposta dell’Assessore regionale per il territorio e l’ambiente, emana un decreto recante un regolamento tipo edilizio unico. I comuni possono, nei 120 giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto di cui al presente comma, apportare, con apposita deliberazione del consiglio comunale, integrazioni al fine di adattare il regolamento edilizio alle specifiche caratteristiche locali".

Dal tenore della disposizione sembrerebbe come la Regione Sicilia abbia voluto anticipare le norme sulla semplificazione edilizia, defilandosi dall'ambito nazionale e definendo un proprio Regolamento edilizio unico che non si sa quanto e come potrà discostarsi da quello nazionale approvato in Conferenza unificata ma che ancora attende di completare il suo percorso per approvare in Gazzetta e diventare ufficiale.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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