Riforma professioni a due vie: via libera del Parlamento

Sembra cominciare a prendere forma la proposta fatta in merito alla possibilità di separare le professioni intellettuali "ordinistiche" da quelle non riconos...

25/06/2010
Sembra cominciare a prendere forma la proposta fatta in merito alla possibilità di separare le professioni intellettuali "ordinistiche" da quelle non riconosciute (costituite in associazioni), pervenendo a due leggi diverse che attuino delle riforma separate, autonome e indipendenti.

Dopo l'annuncio di qualche settimana fa (leggi news), l'On.le Maria Grazia Siliquini, relatore in Commissione Giustizia del provvedimento di riforma delle professioni (AC-503), ha confermato che le Commissioni Giustizia e Attività Produttive, in seduta congiunta, hanno dato il via libera alla proposta di separazione, dividendo la riforma delle professioni ordinistiche da quella che riguarda le associazioni.

"Dal punto di vista formale - ha affermato la Siliquini - la proposta approvata prevede il disabbinamento di alcune delle proposte di legge abbinate e la successiva riassegnazione delle stesse alle singole commissioni Giustizia e Attività produttive, secondo le rispettive competenze. In particolare la proposta di legge Siliquini AC503, recante la disciplina delle libere professioni, verrà riassegnata alla Commissione Giustizia - insieme alle altre proposte successivamente depositate - mentre le altre (recanti disposizioni in materia di professioni non regolamentate) verranno riassegnate alla commissione Attività Produttive".

"Questo risultato politico - ha concluso l'esponente del PdL - rappresenta una tappa importante della riforma, che persegue la giusta logica di esaminare le proposte di legge nelle commissioni parlamentari di competenza: quella degli ordini e collegi nella Commissione Giustizia (ricadendo, questi ultimi, sotto il controllo del Ministero della Giustizia) e quella delle associazioni nella commissione Attività Produttive (competente in materia)".

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