Terremoto centro Italia, ANCE: 'Semplificare le procedure per accelerare la ricostruzione'

A quasi due anni dal sisma che ha devastato il Centro Italia, con un quadro normativo estremamente complesso e pochi risultati concreti, l'Associazione Nazio...

15/06/2018

A quasi due anni dal sisma che ha devastato il Centro Italia, con un quadro normativo estremamente complesso e pochi risultati concreti, l'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE), in audizione al Senato, ha puntato il dito contro l’eccessiva complessità delle procedure.

Ascoltata in audizione informale presso la Commissione Speciale del Senato nell’ambito dell’esame, in prima lettura, in sede referente, del ddl di conversione del Decreto Legge n. 55/2018 recante “Ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016”, i costruttori, guidati dal Direttore Generale, Dott. Massimiliano Musmeci, hanno evidenziato la complessità e l'incredibile articolazione del quadro normativo deputato a regolare la ricostruzione dei territori.

Il caso Macerata

Nella provincia di Macerata, la più colpita dagli eventi sismici, nella prima decade di maggio risultavano presentate all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione 1726 pratiche di cui 1630 riferite ai danni lievi, 31 riferite alle attività produttive e 65 riferite ai danni gravi.

Solo 296 domande per danni lievi, pari al 18% di quelle presentate, hanno ottenuto il decreto di concessione del contributo. Nessuna pratica per le attività produttive ha ottenuto il finanziamento, mentre sono solo 9 le pratiche per danni gravi al momento chiuse.

La complessità delle procedure

Secondo l'ANCE la principale causa è da ricercare nella complessità delle procedure con un quadro normativo composto da 56 ordinanze commissariali e un numero altrettanto grande di ordinanze del Capo Dipartimento della Protezione Civile che, anche se necessarie a rispondere a problematiche reali, hanno creato incertezze e un allungamento dei tempi di istruttoria delle pratiche dovuto alla necessità di un costante aggiornamento delle procedure.

Armonizzazione delle ordinanze e adozione di Linee guida

In tal senso i costruttori hanno chiesto una urgente azione di armonizzazione delle ordinanze e l’adozione di linee guida che possano aiutare i soggetti danneggiati e gli operatori (imprese e progettisti) a districarsi tra le ordinanze commissariali.

Le proposte di semplificazione

Di seguito le principali proposte di semplificazione richieste dall'ANCE per accelerare il processo di ricostruzione:

  • possibilità, in caso di unità strutturali con più immobili con danni lievi, di presentazione del progetto relativo alle singole unità immobiliari con asseverazione da parte del professionista incaricato del solo intervento locale;
  • posticipo, in considerazione dei ritardi nella presentazione delle domande per danni lievi, del termine previsto per la presentazione della documentazione richiesta per gli interventi di immediata esecuzione;
  • anticipo delle spese da parte del soggetto beneficiario del contributo, dando concreta attuazione alla possibilità prevista dalle norme del DL 189/2016 e definendo le modalità da seguire per il rimborso delle spese già anticipate dai soggetti beneficiari;
  • precisazione, a livello normativo, della compatibilità tra la detrazione spettante per interventi di messa in sicurezza sismica degli edifici (cd. Sismabonus) ed eventuali contributi pubblici erogati per la ricostruzione, o il ripristino di edifici colpiti, da eventi sismici, con riferimento alle sole spese eccedenti l’ammontare del contributo ottenuto e nella misura in cui siano effettivamente rimaste a carico del contribuente. In tal modo, si consentirebbe di accelerare l’avvio di numerosi interventi attualmente bloccati dall’incertezza normativa sulla copertura finanziaria delle spese necessarie alla realizzazione degli interventi.

Questo per quanto riguarda la ricostruzione privata. Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica l'ANCE ha illustrato i pesanti ritardi. "Le misure derogatorie previste, nate dall’esigenza di superare la fase emergenziale e garantire i servizi primari, necessari per evitare lo spopolamento dei territori, non hanno prodotto i risultati sperati".

Il Programma straordinario scuole

Secondo i costruttori, emblematico è il caso del Programma straordinario scuole, approvato con l’Ordinanza n.14 a gennaio 2017. Secondo il monitoraggio Ance (10 maggio 2018) dopo quasi un anno e mezzo, risultano avviate 16 procedure, rispetto alle 18 scuole di competenza di Invitalia, centrale unica di committenza incaricata. Solo 4 procedure sono concluse, con la firma del contratto, 8 sono nella fase di aggiudicazione provvisoria, altre 4 sono in una fase di istruttoria e 2 (Spoleto e Camerino) sono ancora da avviare.

In allegato il documento predisposto dall'ANCE con tutte le proposte presentate in audizione.

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A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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