Testo Unico Edilizia 2020: semplificazione in vista?

In dirittura d'arrivo il nuovo Testo Unico per l'Edilizia per favorire la ripresa delle attività, la rigenerazione urbana e lo snellimento delle procedure

di Redazione tecnica - 17/06/2020

Le prospettive sono sempre le migliori: un nuovo Testo Unico per l'Edilizia al passo con i tempi, più snello e che possa favorire in modo concreto la ripresa delle attività, la rigenerazione urbana e lo snellimento delle procedure.

Il Testo Unico Edilizia: con la maggiore età si cambia

A distanza di 19 anni dalla sua entrata in vigore (agosto 2001), il D.P.R. n. 380/2001 con le sue centinaia di migliaia di interventi della giustizia di ogni ordine e grado, potrebbe essere pensionato a favore di un nuovo Testo Unico con meno articoli (dovrebbero essere oltre 130 paragonabili agli attuali 138) di cui ormai si parla da diversi anni e il cui lavoro potrebbe essere arrivato nella sua fase conclusiva.

Testo Unico Edilizia 2020: lo stato di avanzamento

È quanto emerge dalla risposta all'interrogazione scritta presentata dal deputato Chiara Braga (PD) dal titolo "Stato di avanzamento delle modifiche al testo unico dell'edilizia, con particolare riguardo alle misure di semplificazione per la riqualificazione dei centri urbani". Interrogazione che ha ricevuto la risposta del Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Salvatore Margiotta, dalla quale emergerebbe un lavoro ormai arrivato alle battute finali e sulle quali si condensano alcuni dei temi prioritari per la maggioranza di Governo, quali la sostenibilità ambientale, la riqualificazione edilizia ed energetica del patrimonio abitativo, l'accelerazione e la semplificazione delle procedure di decisione, finanziamento ed esecuzione dei lavori pubblici e privati.

Testo Unico Edilizia 2020: il lavoro del Consiglio Superiore dei lavori pubblici

Il Sottosegretario Margiotta ha confermato che il lavoro del Consiglio Superiore dei lavori pubblici (CSLP) prosegue nella stesura di un testo costituito da oltre 130 articoli, distribuiti in quattro Titoli:

  • Titolo I - Contenuti e disposizioni generali
  • Titolo II - Disciplina dell’attività edilizia
  • Titolo III - Resistenza e stabilità delle costruzioni
  • Titolo IV - Sostenibilità delle costruzioni

L'obiettivo del lavoro è quello di riorganizzare il corpus normativo del settore delle costruzioni, per favorire in modo concreto la ripresa delle attività, la rigenerazione urbana e lo snellimento delle procedure. Nel dettaglio, il CSLP sta perfezionando, tra l’altro, le disposizioni finalizzate a:

  • ridurre il numero dei titoli abilitativi;
  • favorire i processi di demolizione e ricostruzione;
  • eliminare la procedura dell’autorizzazione sismica preventiva;
  • disciplinare in modo più chiaro le procedure per la realizzazione delle opere di interesse statale;
  • istituire il fascicolo del fabbricato, nel contesto di un sistema integrato del territorio che l’Agenzia del Catasto sta mettendo a punto;
  • istituire il concetto di classe di rischio di una costruzione, in particolare quella sismica, con l’intento di incrementare la conoscenza del patrimonio edilizio, anche al fine della riduzione del rischio sismico;
  • favorire la sostenibilità delle costruzioni attraverso, ad esempio, l’impiego di materiali eco-sostenibili o di riciclo e la demolizione selettiva;
  • istituire la certificazione di sostenibilità degli immobili.

Il testo pronto per i successivi passaggi istituzionali, dovrebbe essere pronto entro il prossimo mese di luglio.

La speranza, come sempre, è quella di avere un testo innovativo che prenda spunto dell'esperienza pregressa (ben 19 anni di applicazione) e che possa rilanciare e snellire le procedure edilizie.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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