Tracciabilità dei pagamenti: Un assoluto silenzio sul decreto-legge

Non sappiamo cosa stia succedendo relativamente al decreto-legge di modifica dell'articolo 3 della legge n. 136/2010 sulla tracciabilità dei pagamenti che il...

28/10/2010
Non sappiamo cosa stia succedendo relativamente al decreto-legge di modifica dell'articolo 3 della legge n. 136/2010 sulla tracciabilità dei pagamenti che il Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto approvare già dalla scorsa seduta ma anche nell'ordine del giorno di domani 29 ottobre non c'è traccia del provvedimento.

Ricordiamo che nel corso della riunione tecnica del 19 ottobre scorso a cui hanno partecipato i tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Viminale, del Ministero dell'Economia, del Ministero della Giustizia e di Palazzo Chigi ma, anche il Presidente dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture Giuseppe Brienza, era stato trovato un accordo per l'approvazione di un decreto-legge in cui, oltre a definire la sospensione richiesta avrebbe dovuto contenere, anche, una vera e propria guida per l'applicazione della legge ai nuovi contratti stipulati successivamente al 7 settembre 2010, per i quali non è prevista nessuna sospensione.

Alla riunione del 19 ottobre scorso che sembrava, dunque, operativa e propedeutica all'approvazione del decreto-legge fa seguito un assoluto ed irreale silenzio.
Crediamo che il buon senso potrebbe anche spingere chi di competenza a capire che, in certi casi, sono necessari, provvedimenti immediati che diano respiro ad un comparto (quello dei lavori pubblici) che sconta, in questo momento, problemi strutturali, congiunturali e normativi.

Certo c'è chi è contrario sia a modificare l'articolo 3 della legge n.136/2010 ed a sospendere per sei mesi a partire dal 7 settembre scorso (sono passati ormai quasi due mesi) l'articolo 3 per i contratti stipulati antecedentemente al citato 7 settembre ma, in ogni caso crediamo che anche nei lavori pubblici e nei servizi di ingegneria ed architettura, pagamenti di poche decine di euro mal si coniugano con quanto stabilito nel comma 3 dell'articolo 3 in cui viene precisato che "Per le spese giornaliere, di importo inferiore o uguale a 500 euro, relative agli interventi di cui al comma 1, possono essere utilizzati sistemi diversi dal bonifico bancario o postale, fermi restando il divieto di impiego del contante e l'obbligo di documentazione della spesa.".

Ma continuiamo a sperare ed a credere che il Governo saprà superare il momentaneo silenzio inserendo all'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri della prossima settimana il decretoi-legge di modifica dell’articolo 3 della legge n. 136/2010. Ricordiamo, per ultimo che il decreto-legge dovrebbe contenere indicazioni relative:
  • alla sospensione per sei mesi a partire dal 7 settembre scorso e, quindi, sino al 7 marzo 2011 dell'articolo 3 relativamente ai contratti stipulati antecedentemente a tale data;
  • all'immediata applicabilità dell'articolo 3 ai contratti stipulati successivamente al 7 settembre con i chiarimenti contenuti nel decreto-legge stesso.

A cura di Paolo Oreto
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