Adottare soluzioni innovative per favorire la sicurezza sismica degli edifici esistenti

Le precarie condizioni del patrimonio edilizio italiano evidenziano la necessità di trovare idee nuove e soluzioni tecnologiche accessibili per incentivare gli interventi di rinforzo strutturale

di Progetto Sisma - 16/04/2024

Secondo i dati dell’ultimo censimento ISTAT ad oggi disponibili (2011), in Italia, il numero di edifici residenziali dichiarati essere in “pessimo stato” sono circa 205.000, di cui: 170.000 in muratura portante, 19.000 in calcestruzzo armato e 16.000 in legno, acciaio e altre tipologie costruttive.

A conferma di questi numeri, occorre considerare l'età degli edifici. Come già riportato su questo portale, il 53,7% delle abitazioni italiane ha più di 50 anni mentre il 31% è stato costruito tra il 1971 e il 1990.

D’altra parte, con il largo ricorso non solo al Super Ecobonus ma anche al Super Sismabonus (per il quale la spesa totale al 31 agosto 2023 potrebbe aggirarsi intorno ai 25 miliardi di euro, secondo il centro studi del CNI), molti italiani si sono dimostrati consapevoli delle condizioni precarie delle proprie abitazioni e hanno espresso l'esigenza di ristrutturarle, aumentandone la sicurezza e il comfort.

A prescindere dall’esistenza o meno di bonus edilizi e dalla loro effettiva fruibilità per i cittadini, emerge chiaramente come sia necessario intervenire per migliorare sismicamente il patrimonio edilizio italiano.

Se la responsabilità della classe politica è quella di trovare soluzioni legislative e leve finanziarie per agevolare il rinnovamento degli immobili, da parte delle imprese vi è la necessità di proporre, sul mercato, tecnologie efficaci ma anche economicamente sostenibili. È impensabile chiedere ai proprietari degli immobili più vetusti di demolire e ricostruire completamente i fabbricati, senza contare poi che molti di questi edifici sono tutelati.

La soluzione, per la maggior parte dei casi, è quella di intervenire sulle strutture esistenti, cercando di arrecare il minor disturbo possibile e senza obbligare gli occupanti a dover trovare altre soluzioni abitative per il tempo necessario a realizzare l’intervento.

​Soluzioni innovative per aumentare la sicurezza e l'efficienza energetica degli edifici

Per dare una risposta concreta a queste esigenze, l’azienda modenese Progetto Sisma ha ideato una serie di soluzioni mirate a migliorare gli edifici sia da un punto di vista termico che strutturale e concepite per essere installate a secco dall'esterno.

Alcuni dei motivi per cui integrare l’aspetto energetico con quello sismico è, e diventerà, sempre più fondamentale, sono:

  • Abbattere i costi, proponendo una soluzione unica che svolga più funzioni;
  • Incentivare gli interventi antisismici, la cui efficacia è visibile solitamente dopo diversi anni, tramite la garanzia del risparmio energetico che, invece, è apprezzabile già dalle bollette (ridotte) nei mesi successivi alla fine dei lavori;
  • Avere edifici più durevoli e sicuri nel tempo.

In questo ambito, il cappotto antisismico Resisto 5.9 Tube, così come la rete metallica a basso spessore Sismagrid, sono le soluzioni più interessanti proposte da Progetto Sisma, che ne ha testato l'efficacia presso i laboratori della prestigiosa Fondazione Eucentre.

Progetto Sisma - Soluzioni innovative per favorire la sicurezza sismica degli edifici esistenti

1. Resisto 5.9 Tube, sistema integrato di miglioramento sismico ed energetico

Resisto 5.9 Tube è costituito da un telaio antisismico in acciaio che integra al suo interno un sistema di isolamento termico. Il rinforzo strutturale è composto da montanti, traversi e diagonali di controvento opportunamente collegati tra loro e connessi alla muratura; la presenza di fori e intagli sui profili consente un'installazione modulare del sistema e un'elevata libertà progettuale.

Questa soluzione tecnologica, inoltre, prevede diverse tipologie di finitura, dalla facciata ventilata a sistemi di controparete, fino all'innovativa “facciata fotovoltaica” (soluzione adottata nella villetta raffigurata nell'immagine 4).

Progetto Sisma - Soluzioni innovative per favorire la sicurezza sismica degli edifici esistenti

2. Sismagrid, rete antisismica in acciaio a basso spessore

Sismagrid è un sistema di rinforzo sismico composto da moduli di rete preformata a maglia quadrata costituita da nastri in acciaio strutturale prezincato di 2 mm di spessore. Uno dei suoi principali punti di forza consiste nella possibilità di installarlo senza la necessità di rimuovere l'intonaco esistente.

Una volta applicata la rete, è possibile completare l'intervento con un cappotto tradizionale.

Sono entrambe soluzioni a secco e, se per il cappotto antisismico l'applicazione più idonea è sul lato esterno delle facciate, il sistema Sismagrid può essere installato anche internamente. Quest’ultima caratteristica rende la rete in acciaio particolarmente adatta per quelle situazioni in cui le facciate dell’edificio non possano essere modificate.

Resisto 5.9 Tube può essere applicato sia su strutture in muratura che in cemento armato, con il duplice effetto di garantire il miglioramento sismico dell’edificio a livello globale e di impedire l’attivazione di cinematismi locali. Anche Sismagrid si comporta in maniera analoga per le strutture in muratura portante, mentre, per gli edifici in c.a., funge da presidio di antiespulsione dei tamponamenti.

Progetto Sisma - Soluzioni innovative per favorire la sicurezza sismica degli edifici esistenti3. Cantiere in provincia di Reggio Emilia: alcune fasi della posa del cappotto antisismico Resisto 5.9 TubeProgetto Sisma - Soluzioni innovative per favorire la sicurezza sismica degli edifici esistenti

4. Cantiere in provincia di Reggio Emilia. A sinistra, posa dello strato isolante di Resisto 5.9 Tube; a destra, foto al termine dei lavori con vista sulla "facciata fotovoltaica" (soluzione integrata all'interno del sistema).

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5. Cantiere in provincia di Modena: posa dei moduli di Sismagrid

Per maggiori informazioni sulle soluzioni tecnologiche descritte è possibile visitare il sito di Progetto Sisma.

 

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