Bonus 200 Euro, presentazione domande dopo il 20 Settembre

Adepp segnala che si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto. Le risorse copriranno tutte le richieste inoltrate

di Redazione tecnica - 13/09/2022

I professionisti possono tirare un sospiro di sollievo: i fondi per il bonus 200 euro una tantum ci sono per tutti. Lo conferma Adepp, l’Associazione degli Enti Previdenziali Privati, specificando che non è previsto alcun click day, proprio perché il governo ha la capienza completa per gestire le domande. La certezza è arrivata anche dalla relazione tecnica del D.L. n. 115/2022 (Decreto Aiuti-Bis).

Bonus 200 euro una tantum, a breve la presentazione domande

In riferimento alla presentazione delle domande, Adepp ha specificato anche che si è svolto un incontro tecnico tra le strutture delle Casse e alcuni tecnici dell’Inps. In particolare, nel corso dell’incontro è emerso che, per esigenze tecniche, la presentazione delle domande agli iscritti potrà avvenire dopo due giorni dalla pubblicazione del Decreto in G.U. e comunque non prima del 20 Settembre 2022.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande sarà invece il 30 novembre 2022, in coincidenza con la scadenza per l’invio del Modello Redditi web all’Agenzia delle Entrate. In questo modo darà possibile fare un’autodichiarazione corretta relativamente al possesso del requisito del reddito, che prevede un tetto massimo di 35mila euro annui.

Cos’è il bonus 200 per professionisti

Il bonus 200 euro è un’indennità una tantum prevista per lavoratori autonomi e liberi professionisti, da erogare a seguito della richiesta all’Ente previdenziale di riferimento. I fondi stanziati dal Governo per la misura ammontano a 600 milioni di euro per l'anno 2022, cifra che costituisce limite complessivo di spesa.

L’una tantum 200 euro verrà erogata a lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell'INPS, oltre che ai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al D.Lgs. n. 509/1994, e al D.Lgs. n. 103/1996 che, nel periodo d'imposta 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.

In particolare, per potere percepire l’una tantum, i destinatari devono presentare domanda agli enti di previdenza a cui sono obbligatoriamente, nei termini, con le modalità e secondo lo schema predisposto dai singoli Enti previdenziali. Questi i requisiti essenziali da rispettare:

  • essere già iscritti alle menzionate gestioni previdenziali alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti;
  • avere una partita IVA e un’attività lavorativa avviata;
  • avere eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l'indennità, con competenza a decorrere dall'anno 2020.

Il beneficio non è compatibile con le misure introdotte dagli articoli 31 e 32 dello stesso Decreto Aiuti.

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