Caro materiali e Sostegni-bis: in arrivo decreto per le opere pubbliche

Approvata norma per le compensazioni dell’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione dovuti alla pandemia

di Redazione tecnica - 11/07/2021

Nel 2020 è stata la pandemia a bloccar l’intera economia. Il 2021 si è aperto con una nuova piaga che stenta ancora ad essere risolta: l’aumento dei materiali da costruzione.

L’aumento dei materiali da costruzione

Un problema scoppiato in tutta Europa a seguito della pandemia ma sul quale il Governo italiano non ha ancora trovato una soluzione che metta tutti d’accordo.

Dalle ultime stime ANCE è stato rilevato un forte aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, tra cui:

  • il ferro - acciaio tondo per cemento armato (nov. 2020-giu. 2021) +230%;
  • il polietilene HDPE (nov. 2020-mag. 2021) +123,4;
  • il polietilene LDPE (nov. 2020-mag. 2021) +146,5;
  • il polipropilene (nov. 2020-mag. 2021) +120,3;
  • il PVC (nov. 2020-mag. 2021) +71,7;
  • il polistirene (nov. 2020-mag. 2021) +111,1;
  • il rame (nov. 2020-mag. 2021) +47,4;
  • il petrolio (nov. 2020-mag. 2021) +57,9;
  • il bitume (nov. 2020-apr. 2021) +21,9;
  • il cemento (dic. 2020-gen. 2021) +10;
  • il legname di conifere (nov. 2020-mag. 2021) +39,5;
  • il gas naturale (nov. 2020-mag. 2021) +94,8;
  • l’energia elettrica (nov. 2020-mag. 2021) +43,4.

Il Decreto Sostegni-bis

La soluzione alla fine è arrivata in un emendamento parlamentare al decreto Sostegni bis, riformulato con il Governo ed approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, che sta esaminando il provvedimento, con il voto favorevole di tutti i gruppi parlamentari.

Un emendamento che introdurrà un meccanismo di compensazione a favore delle aziende appaltatrici di opere pubbliche, al fine di assicurare il giusto equilibrio contrattuale ed evitare ritardi nella realizzazione di dette opere. Per i contratti in corso di esecuzione il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili rileverà entro il 31 ottobre 2021, con proprio decreto, le variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all’8%, relative al primo semestre 2021 dei prezzi dei principali materiali da costruzione. La compensazione è determinata applicando alla quantità dei singoli materiali, impiegati nelle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori dal primo gennaio 2021 al 30 giugno 2021, le variazioni rilevate dal decreto ministeriale. Per le variazioni in aumento l’appaltatore è tenuto a presentare alla stazione appaltante apposita istanza di compensazione entro 15 giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale.

Il meccanismo di compensazione

Per far fronte alle compensazioni, ciascuna stazione appaltante potrà utilizzare nei limiti del 50% le somme accantonate per imprevisti nel quadro economico di ogni progetto. In caso di insufficienza delle risorse, le stazioni appaltanti potranno attingere al Fondo per l’adeguamento dei prezzi, appositamente istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, con una dotazione di 100 milioni.

Ringrazio tutti i gruppi parlamentari per l’attenzione mostrata su questo tema e per la fattiva collaborazione con il governo – ha detto il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovanniniche ha reso possibile approvare una disposizione molto attesa dagli operatori del settore”.

E le opere private?

Un decreto che come indicato avrà il compito di salvaguardare i cantieri di opere pubbliche ma che non entrerà nel merito del privato e delle problematiche che le imprese hanno cominciato ad avere, soprattutto nei cantieri da superbonus.

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