Codice della Ricostruzione Sisma, ok al disegno di legge delega

Obiettivo è la definizione di un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma

di Redazione tecnica - 25/01/2022

C’è finalmente il benestare del Governo per la realizzazione del “Codice della Ricostruzione”: è stato dato infatti l’ok da parte del Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega che porterà alla definizione di un quadro normativo uniforme per le attività di ricostruzione post sisma.

Codice della ricostruzione post sisma: il disegno di legge delega

Si tratta di un importante passo avanti, utile alla semplificazione delle procedure e alla velocizzazione dei processi: basti pensare che oggi in Italia sono in corso almeno sette ricostruzioni post sisma, ciascuna proprie regole, procedure e differenti modelli di gestione. Con la redazione del “Codice” si intende proprio superare questa frammentazione, che genera confusione normativa e diseguaglianze nei diritti riconosciuti ai cittadini colpiti dalle catastrofi naturali.

Passaggio dallo stato di emergenza allo stato di ricostruzione

In particolare, la delega propone la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alle ricostruzioni nell’ambito della Presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con possibilità di nomina di Commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse, e l’introduzione di uno “stato di ricostruzione”, distinto e susseguente allo “stato di emergenza”. In sostanza, verrà realizzato quel passaggio coordinato tra prima assistenza alla popolazione e gestione dello stato di emergenza, affidati al sistema di Protezione Civile, e la successiva fase di ricostruzione.

Inoltre, con il Codice della Ricostruzione si introducono alcuni principi nuovi e importanti:

  • i processi di ricostruzione non si devono limitare alla riparazione materiale dei danni, ma devono assicurare ai territori colpiti anche il recupero del tessuto socioeconomico, ad esempio con gli aiuti alle imprese;
  • in caso di danni molto elevati e di situazioni complesse, va attuata una ricostruzione pubblica dei centri urbani e storici dei comuni più colpiti attraverso progetti unitari;
  • l’obbligo di utilizzare centrali uniche di committenza per il rifacimento delle opere pubbliche, in modo da attuare semplificazioni e meccanismi di accelerazione;

possibile introduzione di polizze assicurative private per il ristoro dei danni da sisma, delegando il Parlamento a valutare l’eventuale introduzione di forme di indennizzo diverse dal contributo pubblico.

Assistenza amministrativa per la ricostruzione: gli Uffici Speciali Regionali

Inoltre è stato confermato il modello amministrativo delle attività di ricostruzione, basato sugli Uffici Speciali Regionali, che assistono i comuni anche nella pianificazione urbanistica e attuano gli interventi pubblici più rilevanti, così come quello del monitoraggio, basato sulle piattaforme digitali, e dei controlli di legalità, con il rafforzamento della Struttura di missione del Ministero dell’Interno.

La nuova struttura della Presidenza del Consiglio potrà essere dotata di un contingente di personale tecnico altamente specializzato, ricorrendo a professionalità attualmente impegnate nelle ricostruzioni dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna e del Centro Italia.

Come confermato dal Commissario Straordinario per la ricostruzione 2016, Giovanni Legnini, dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e dal Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, il disegno di legge delega permetterà di attuare un modello che garantisca certezza, stabilità e velocità dei processi di ricostruzione, e al tempo stesso assicurerà una ripresa delle attività economiche e sociali nei territori colpiti.

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