Consumi energia ed emissioni in aumento nel 2° trimestre 2021

Da ENEA l’analisi trimestrale del sistema energetico nazionale. Si allontanano gli obiettivi UE del 2030.

di Redazione tecnica - 12/09/2021

Crescono fortemente i consumi di energia e le emissioni di CO2 in Italia nel secondo trimestre 2021. Secondo l’analisi del sistema energetico nazionale dell’ENEA, fattori climatici, insieme a incremento del PIL (+17%) e della produzione industriale (+34%) hanno determinato sia una crescita della domanda di energia del 24% che, in parallelo, delle emissioni di anidride carbonica (+25%), con ripercussioni sulla transizione energetica nel nostro Paese.

Le previsioni a breve-medio termine

La stima per i mesi successivi prevede anche una crescita tendenziale della domanda di energia e delle emissioni di circa il 6% per l’intero 2021, in linea con l’andamento dei principali driver economici. Secondo ENEA, stando alle attuali previsioni di crescita economica, entro la fine del 2021 verranno recuperati oltre il 60% dei consumi di energia ‘persi’ nel 2020, e si stima un ritorno ai livelli pre-pandemia tra il 2022 e il 2023.

Tipologia consumi e fonti energetiche

L’incremento è stato particolarmente elevato ad aprile (+36%) per le temperature più rigide rispetto allo stesso mese 2020, mentre la maggiore domanda di energia a giugno (+15%) è stata causata dall’utilizzo più frequente degli impianti di raffrescamento.

Il settore trasporti ha superato la quota +50% nella crescita trimestrale dei consumi.

Fonti energetiche utilizzate:

  • petrolio +30%;
  • gas naturale +21%,
  • fonti rinnovabili -1%;
  • carbone 2%;
  • importazioni di elettricità +400%.

Emissioni CO2: peggiora l’indice ISPRED

Il forte incremento delle emissioni è da attribuirsi soprattutto ai trasporti (oltre il 60%) e in misura inferiore al settore civile, all’industria e alla generazione elettrica. L’aumento delle emissioni e l’innalzamento degli obiettivi UE al 2030 hanno comportato un nuovo sostanziale allontanamento dalla traiettoria di decarbonizzazione prevista. Si prevede infatti che il 2022 registrerà i livelli che erano attesi per la fine del 2021.

Peggiora così l’indice ISPRED, elaborato da ENEA per misurare l’andamento della transizione energetica nel nostro Paese e che utilizza come parametri la sicurezza del sistema, prezzi dell’energia e decarbonizzazione.

Aumenta l’export di veicoli elettrici e ibridi

L’Analisi trimestrale approfondisce anche le prospettive nazionali del settore delle tecnologie low carbon:

  • le voci di import che pesano di più sono i generatori eolici, gli accumulatori agli ioni di litio, ma soprattutto la mobilità a basse emissioni (veicoli BEV e PHEV);
  • nell’export si registra il segno positivo nel settore solare termico, con particolare riferimento a componenti per accumulatori e sistemi eolici (esclusi i generatori), nonché delle celle fotovoltaiche;
  • migliorano anche le esportazioni di veicoli elettrici e ibridi, nonostante la forte dipendenza dall’estero del comparto: nei primi cinque mesi dell’anno sono stati raggiunti i 350 milioni di esportazion di veicoli elettrici, soprattutto verso Francia e Germania. Per i veicoli ibridi si è passati da poco più di 2 milioni di euro del 2019 a 27 milioni del 2020, a circa 20 milioni nei primi cinque mesi del 2021.
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