Crediti incagliati: le proposte degli esodati del Superbonus

Audizione dell'Associazione in Commissione Finanze. Presentate e discusse 12 proposte volte a risolvere le criticità legate al blocco dei crediti fiscali

di Redazione tecnica - 19/01/2024

Acquisto crediti fiscali da parte delle partecipate dirette dal MEF

Un altro capitolo di proposte riguarda l’acquisto immediato dei crediti fiscali da parte delle partecipate dal MEF, con particolare riferimento a Poste Spa, Cassa Depositi e Prestiti, Medio Credito Centrale (MCC), e Monte dei Paschi di Siena (MPS).

Secondo l’Associazione, su input del MEF (quindi senza che sia necessario emanare alcun decreto), le aziende partecipate di Stato potrebbero attivarsi subito, in quanto avendo già operato sul mercato sono in possesso di idonee piattaforme informatiche atte all’espletamento del servizio. In questa maniera si contribuirebbe al riassorbimento di parte dei crediti incagliati e, al contempo, si invierebbe un segnale di concreta fiducia agli operatori privati.

In particolare, per quello che concerne Poste Spa, si chiede che venga ripristinato il plafond di 150mila euro per ogni codice fiscale. Inoltre dovrebbe essere resa possibile la ricessione degli stessi ad altre società controllate come ad esempio Leonardo, Fincantieri, Ferrovie dello Stato, Anas etc., dotate di altissima capacità fiscale, permettendo così l’immediata acquisizione sia dei crediti maturati con sconto in fattura da parte delle imprese esecutrici, sia dei crediti detenuti dai professionisti e, dai beneficiari committenti, che a seguito della brusca interruzione del servizio di acquisto dei crediti da parte di Poste Italiane S.p.A. (avvenuta all’inizio del mese di novembre 2022) non hanno più alcuna possibilità di cessione.

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