Decreto Anticipi: salta ufficialmente la proroga del Superbonus 110%

Il Senato ha approvato il disegno di legge di conversione del Decreto Legge n. 145/2023 (Decreto Anticipi) da cui è sparita la proroga per il superbonus 110%

di Gianluca Oreto - 10/12/2023

Come anticipato nei giorni scorsi, è definitivamente saltata la possibilità che la proroga per il superbonus 110% arrivi prima di fine dicembre (se mai arriverà). Con 87 voti favorevoli, 46 contrari e nessuna astensione, il Senato ha, infatti, approvato con modificazioni il disegno di legge di conversione del Decreto-Legge n. 145/2023 (Decreto Anticipi) recante “Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”.

Decreto Anticipi: saltata la proroga per il Superbonus 110%

Dopo l’approvazione di un testo predisposto dal Governo, il provvedimento passa adesso all'esame della Camera che avrà tempo fino al 17 dicembre 2023 per approvare definitivamente la conversione in legge del Decreto Anticipi.

Alla fine non è passato nessuno degli emendamenti presentati da quasi tutte le forze parlamentari che chiedevano una proroga dell’aliquota del 110% per l’utilizzo delle detrazioni fiscali di cui all’art. 119 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio).

Il 31 dicembre 2023, infatti, non terminerà il superbonus ma solo la sua aliquota potenziata al 110% che a partire dall’1 gennaio 2024 diminuirà al 70% per i principali soggetti beneficiari, ovvero quelli di cui all’art. 119, comma 9, lettera a) del Decreto Rilancio: i condomini e le persone fisiche proprietarie o comproprietarie con altre persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, di edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari autonomamente accatastate.

Come previsto:

l’aliquota del superbonus è già diminuita a partire dal 2023 al 90%, fatta eccezione per alcune casistiche.

Le richieste di proroga

Considerato l’effetto del blocco della cessione del credito (che si protrae da quasi 2 anni senza una soluzione definitiva), nell’ultimo anno l’unica soluzione messa a punto dal Governo e dal Parlamento in carica è arrivata con il Decreto Legge n. 11/2023 (Decreto Cessioni) che ha abrogato il meccanismo delle opzioni alternative a partire dal 17 febbraio 2023.

Ancora nulla di efficace e definitivo è stato fatto, invece, per i contratti e cantieri in corso che, senza qualcuno disponibile ad acquistare il credito, si sono trovati nell’impossibilità di proseguire i lavori con effetti disastrosi sia per le imprese di costruzione che per i committenti, in molti casi rimasti senza un’abitazione.

Da qui la richiesta di proroga che prevedeva per i condomini la possibilità di portare in detrazione al 110% le spese sostenute fino al 30 giugno 2024, a patto che entro il 31 dicembre 2023 fossero stati completati il 60% delle lavorazioni.

Una richiesta che non ha trovato il via libera del Ministero dell’Economia secondo il quale non ci sarebbero le coperture disponibili (non considerando gli effetti a cascata che deriveranno dal contenzioso che si attiverà a causa del passaggio dell’aliquota dal 110/90% al 70%).

A questo punto l’ultima spiaggia per una eventuale proroga è rappresentata dalla Legge di Bilancio 2024 che approderà nei prossimi giorni in Parlamento per l’approvazione definitiva e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entro gli ultimi giorni dell’anno. Possibilità al momento molto remota.

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