Digitalizzazione appalti: si rafforza la collaborazione tra ANAC e Consip

La sinergia tra l'Autorità Anticorruzione e la maggiore centrale d'acquisto nazionale ha come obiettivo garantire la massima trasparenza ed efficacia nella transizione verso l'e-procurement

di Redazione tecnica - 18/10/2023

È sempre maggiore la sinergia tra ANAC e Consip, finalizzata a garantire massima trasparenza ed efficienza anche nella digitalizzazione degli appalti pubblici. Un processo di rinnovamento disciplinato dagli artt.19-36 del d.Lgs. n. 36/2023 (nuovo Codice dei Contratti Pubblici) e che dovrebbe acquisire piena efficacia dal 1° gennaio 2024.

Digitalizzazione contratti pubblici: la collaborazione ANAC-Consip

Entrambi stanno lavorando in stretto raccordo sul complesso progetto di semplificazione e digitalizzazione end-to-end degli appalti pubblici: si tratta non solo di uno dei pilastri del nuovo Codice dei contratti pubblici, ma anche di uno tra gli obiettivi più rilevanti del PNRR.

Una collaborazione sancita anche recentemente in un incontro a Palazzo Sciarra tra l’Amministratore Delegato di Consip, Marco Mizzau, e il Presidente di Anac, Giuseppe Busia, con le rispettive strutture: da un lato, l’Autorità Anticorruzione, diretta interessata nella gestione della BDNCP, fulcro del sistema di e-procurement e quindi della digitalizzazione dell’intero sistema degli acquisti di lavori, servizi e forniture da parte delle pubbliche amministrazioni; dall’altro, Consip, principale centrale di acquisto nazionale, che gestisce ogni anno circa 24 miliardi di euro di acquisti delle amministrazioni pubbliche, corrispondenti a oltre 1% del PIL italiano, con oltre 500mila contratti stipulati tra 140mila imprese e 13.500 amministrazioni.

Anac, nell’ambito delle proprie competenze in qualità di autorità di vigilanza sui contratti pubblici affianca Consip attraverso la vigilanza collaborativa sulle gare più rilevanti (es. servizi museali, eventi G7), verificando previamente i principali atti di gara, oltre che predisponendo i bandi-tipo e gli atti-tipo sulle merceologie più “sensibili”, attraverso un dialogo continuo ed aperto.

Tra i nuovi ambiti di collaborazione, rientrano lo studio di potenziali applicazioni di Intelligenza Artificiale negli appalti pubblici, il rafforzamento di innovazione e sostenibilità nelle gare, l’incremento di inclusione e partecipazione delle PMI negli appalti, gli strumenti di controllo per la fase di esecuzione contrattuale, soprattutto nella direzione della sicurezza nazionale.

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