Direttiva Green: novità per gli impianti fotovoltaici

A breve una nuova sessione del Trilogo dovrebbe modificare le indicazioni su obblighi e scadenze per l'installazione di impianti a energia solare

di Redazione tecnica - 28/09/2023

Dopo la recente battuta di arresto nei lavori del Trilogo per l’approvazione definitiva della Direttiva Green (EPBD, ovvero Energy Performance of Buildings Directive), qualcosa sembra muoversi e probabilmente il 12 ottobre 2023, data fissata per la prossima riunione, sarà una giornata decisiva.

Direttiva Green: le indicazioni per gli impianti a energia solare

A giugno, dopo la prima riunione del Trilogo (incontro informale tra Parlamento, Consiglio e Commissione) il testo della Direttiva Green prevedeva questi step:

  • per gli edifici residenziali:
    • il raggiungimento della classe energetica "E" entro il 2030;
    • il raggiungimento della classe energetica "D" entro il 2033.
  • per gli edifici non residenziali e pubblici:
    • il raggiungimento della classe energetica "E" entro il 2027;
    • il raggiungimento della classe energetica "D" entro il 2030
  • per gli edifici di nuova costruzione:
    • a zero emissioni quelli pubblici, a partire dal 2026
    • a zero emissioni gli altri edifici, a partire dal 2028

In riferimento all’installazione di impianti solari fotovoltaici:

  • su tutti i nuovi edifici entro il 2028;
  • su tutti gli altri edifici entro il 2032.

Il testo di giugno prevedeva l’esclusione dagli obblighi EPBD delle seguenti tipologie di edifici:

  • edifici vincolati e protetti;
  • edifici storici;
  • edifici temporanei;
  • chiese;
  • abitazioni indipendenti con superficie inferiore ai 50 metri quadri.
  • case vacanza, ovvero seconde case utilizzate per meno di 4 mesi all'anno.

Le novità sugli impianti a energia solare

L'impasse si è registrata sugli impianti a energia solare, a cui si è trovata probabilmente soluzione eliminando il vincolo temporale per gli edifici residenziali. Rimarrà infatti probabilmente solo un’indicazione per gli Stati membri di includere, nei rispettivi piani nazionali di ristrutturazione, delle misure per lo sviluppo di sistemi di energia solare.

Previste invece delle scadenze obbligatorie per l’installazione di questa tipologia di impianti su edifici pubblici e su quelli non residenziali, legate alle loro dimensioni:

  • 31 dicembre 2027 per edifici superiori a 1.000 mq;
  • 31 dicembre 2029 per edifici superiori a 400 mq;
  • 31 dicembre 2032 per edifici sopra i 250 mq.

Nel corso del prossimo incontro dovrebbero essere affrontati anche altri punti fondamentali della Direttiva, quali quelli sui finanziamenti e sugli incentivi per gli interventi di riqualificazione energetica e sugli attestati di prestazione energetica. Al momento l’art. 16 prevede che gli edifici in classe G, ovvero quella più energivora, siano il principale obiettivo delle ristrutturazioni.

In ogni caso, sta facendo discutere la scelta di proseguire il Trilogo a oltranza: sarebbe spia della volontà di approvare velocemente un documento, possibilmente prima delle prossime elezioni europee, che impone invece scadenze abbastanza serrate per la riqualificazione energetica di tutte le tipologie di edifici. In questo modo non si terrebbero in debita considerazione le conseguenze economiche e organizzative che gli Stati si troverebbero ad affrontare.

© Riproduzione riservata