Direttiva Green: oggi l'approvazione del Consiglio Ecofin

Grande attesa per il passaggio che conclude l'iter di revisione durato 3 anni. Ecco cosa cambierà con l'entrata in vigore della EPBD

di Redazione tecnica - 12/04/2024

È previsto per oggi, durante la riunione del Consiglio Ecofin, l’ultimo, definitivo passaggio sulla Energy Performance of Buildings Directive (EPBD), comunemente definita come “Direttiva Green”, prima della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea e della sua entrata in vigore.

Direttiva Green: oggi l'approvazione in Consiglio Ecofin

Si avvicina così sempre di più, dopo un iter di oltre 3 anni, il momento in cui diventeranno operative le indicazioni per i 27 stati membri dell’Unione finalizzate a ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas a effetto serra del settore edilizio, per raggiungere gli obiettivi previsti per il 2030 e il 2050.

Vediamo i punti salienti della direttiva, secondo l’ultima revisione, recentemente approvata dal Parlamento Europeo in seduta plenaria.

Direttiva Green: la riduzione dei consumi energetici

La Direttiva punta alla ristrutturazione del maggior numero possibile di edifici con le prestazioni peggiori e a una migliore diffusione delle informazioni sul rendimento energetico.

Il parametro principale non sarà più la classe energetica, ma la percentuale di riduzione dell’energia primaria prodotta dagli edifici, fattore chiaramente legato all'efficienza e alle prestazioni.

Questi i target:

  • riduzione di almeno il 16% entro il 2030;
  • riduzione di almeno il 20-22% entro il 2035.

Nel caso degli edifici non residenziali, gli Stati membri dovranno inoltre ristrutturare il 16% degli edifici con le peggiori prestazioni entro il 2030 e il 26% entro il 2033, introducendo requisiti minimi di prestazione energetica.

Si conferma inoltre l’obbligo di costruire nuovi edifici a emissioni zero dal 2028 nel caso di edifici pubblici, dal 2030 per gli altri.

Le indicazioni della direttiva non si applicano agli edifici agricoli e agli edifici storici; inoltre gli Stati possono decidere di escludere:

  • gli edifici vincolati, di particolare valore architettonico o storico;
  • gli edifici temporanei;
  • le chiese e i luoghi di culto.

Direttiva Green: le indicazioni su fotovoltaico, caldaie ed Ecobonus

Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici i Paesi membri dovranno garantire:

  • l'installazione progressiva di impianti solari negli edifici pubblici e non residenziali, in funzione delle loro dimensioni;
  • in tutti i nuovi edifici residenziali entro il 2030.

Un effetto particolarmente rilevante della EPBD sull’economia italiana e sulle agevolazioni fiscali potrebbe arrivare in campo Ecobonus: anche se il divieto di utilizzo delle caldaie alimentate da combustibili fossili è slittato al 2040, la Direttiva stabilisce la fine dal 2025 di ogni sussidio legato all’acquisto di caldaie autonome.

Considerato che già il termine attuale per l’Ecobonus è fissato al 31 dicembre 2024, potrebbe non esserci alcuna proroga al riguardo, se non soltanto per le caldaie “green”, alimentate a idrogeno o a biometano, ancora poco diffuse sul mercato.

Altro spiraglio viene dagli apparecchi ibridi (caldaie e pompe di calore): in questo caso la Direttiva ammette la possibilità di proporre incentivi, sostenendo di fatto sempre di più l’elettrificazione dei riscaldamenti.

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