Direttiva Green, tutti rimandati a settembre

Fissata al 31 agosto la nuova sessione del Trilogo sulla EPBD, ma la strada per l'approvazione definitiva sembra più tortuosa del previsto

di Redazione tecnica - 25/06/2023

Se in tanti pensavano che la Direttiva Case Green (EPBD, Energy Performance of Buildings Directive) avrebbe visto la sua definitiva approvazione in tempi brevi, si dovrà invece attendere la fine dell’estate per la seconda “puntata” del Trilogo, ovvero dell’incontro informale tra Parlamento, Consiglio e Commission, fissata al 31 agosto 2023.

Direttiva Green: ancora nessuna approvazione definitiva

Rimangono quindi in sospeso le nuove possibili disposizioni, controverse in più Paesi e sulle quali interverranno nel corso di luglio anche alcuni tavoli tecnici su diversi punti della EPBD, già affrontati nel corso del primo Trilogo di giugno.

Non tutti i Paesi sono favorevoli alle indicazioni della Direttiva, a cominciare dall’Italia. Il MASE stesso, tramite il ministro Gilberto Pichetto, ha evidenziato che lo stato di fatto del patrimonio edilizio italiano non rende sostenibile la realizzazione di molti degli interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi di prestazione energetica.

Interventi reputati da tanti come costosi, da altri invececome un possibile volano per riparlare di Superbonus e bonus di riqualificazione energetica ed edilizia, con la creazione di un modello di incentivi che risponda alle indicazioni della stessa Direttiva. Il testo specifica infatti che i piani nazionali di ristrutturazione dovrebbero includere regimi di sostegno con obiettivi realistici e misure per facilitare l'accesso a sovvenzioni e finanziamenti, premiando le ristrutturazioni profonde, soprattutto quelle degli edifici con le prestazioni peggiori, mettendo a disposizione delle famiglie vulnerabili sovvenzioni e sussidi mirati.

Gli obiettivi della EPBD

In ogni caso, qualora la Direttiva Green fosse approvata nei termini attuali, prevederebbe un adeguamento del patrimonio edilizio secondo questi step:

per gli edifici residenziali:

  • il raggiungimento della classe energetica "E" entro il 2030;
  • il raggiungimento della classe energetica "D" entro il 2033.

per gli edifici non residenziali e pubblici:

  • il raggiungimento della classe energetica "E" entro il 2027;
  • il raggiungimento della classe energetica "D" entro il 2030

per gli edifici di nuova costruzione:

  • quelli pubblici dovranno essere ZEB (a zero emissioni) dal 2026
  • per gli altri edifici, l'obbligo scatterà dal 2028;

installazione di impianti solari fotovoltaici:

  • su tutti i nuovi edifici entro il 2028;
  • su tutti gli altri edifici entro il 2032.

Rimangono esclusi dagli obblighi previsti dalla EPBD le seguenti tipologie di edifici:

  • edifici vincolati e protetti;
  • edifici storici;
  • edifici temporanei;
  • chiese;
  • abitazioni indipendenti con superficie inferiore ai 50 metri quadri.
  • case vacanza, ovvero seconde case utilizzate per meno di 4 mesi all'anno.

Inoltre, per favorire una maggiore efficienza energetica, l'acquisto e l'installazione di caldaie a combustibili fossili non saranno incentivabili già a partire da gennaio 2024, così come i nuovi edifici e nel caso di grandi ristrutturazioni non potranno avere impianti alimentati da fonti fossili, eccetto per sistemi ibridi e a idrogeno.

 

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