Edilizia scolastica e PNRR: stanziati 5 miliardi di euro

In arrivo una pioggia di fondi per la riqualificazione edilizia delle scuole. Il 40% delle risorse è destinato alle regioni meridionali

di Redazione tecnica - 09/12/2021

Interventi di edilizia scolastica con fondi PNRR: è stato firmato il Decreto del Ministero dell’Istruzione del 2 dicembre 2021, n. 343, concernente la “Definizione dei criteri di riparto, su base regionale, delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e delle modalità di individuazione degli interventi”.

Edilizia scolastica e PNRR: assegnati i fondi

Nel dettaglio, il Decreto assegna i fondi per i seguenti interventi:

  • Missione 2, Componente 3 – Rivoluzione verde e transizione digitale – Investimento 1.1: “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici” (Art. 1);
  • Missione 4, Componente 1 – Istruzione e ricerca – Investimento 1.1 – “Piano per gli asili nido e le scuole dell’infanzia” (Art. 2);
  • Missione 4, Componente 1 – Istruzione e ricerca - Investimento 1.2 – “Piano di estensione del tempo pieno” (Art. 3);
  • Missione 4, Componente 1 – Istruzione e ricerca - Investment 1.3: “Piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole” (Art. 4);
  • Missione 4, Componente 1 – Istruzione e ricerca - Investimento 3.3: “Piano di messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole” (Art. 5).

Per ciascun intervento, è stato anche pubblicato l'avviso sul sito pnrr.istruzione.it.

800 milioni per la costruzione di nuove scuole

Il decreto assegna 800 milioni di euro da ripartire su base regionale, per interventi di demolizione e sostituzione di edifici scolastici vetusti e non adeguati sismicamente.

Obiettivo principale è garantire la realizzazione di scuole innovative dal punto di vista architettonico e strutturale, altamente sostenibili e con il massimo dell’efficienza energetica, inclusive e in grado di garantire una didattica basata su metodologie innovative e una piena fruibilità degli ambienti didattici.

Le risorse verranno ripartite secondo i criteri, individuati nell’ambito dell’Anagrafe nazionale per l’edilizia scolastica e dei dati ISTAT, e relativi pesi ponderali, come da allegato 1 al decreto:

a) vetustà degli edifici riferiti alla legge 11 gennaio 1996, n. 23: 30%;

b) numero degli studenti delle scuole statali: 30%;

c) trend demografico della popolazione scolastica: 30%;

d) zona sismica: 10%.

Il 40% delle risorse complessive verrà destinato alle regioni del Mezzogiorno. Il 30% delle risorse complessive su base regionale sarà destinato alle province, comprese quelle autonome, alle città metropolitane, agli enti di decentramento regionale e alla regione autonoma della Valle Ministero dell’Istruzione d’Aosta per le scuole del secondo ciclo di istruzione.

3 miliardi per asili nido e scuole dell’infanzia

All’art. 2, il Decreto detta le condizioni per la realizzazione della Missione 4, Componente 1 – Istruzione e ricerca – Investimento 1.1 – “Piano per gli asili nido e le scuole dell’infanzia”, destinando 3 miliardi di euro alle strutture scolastiche per la fascia di età 0-6 anni, di cui 2, 4 miliardi di euro per la fascia di età 0-2 anni e 600 milioni di euro per la fascia 3-5 anni.

I criteri per la ripartizione della fascia 0-2 anni sono inseriti nell’allegato 2 al decreto e includono:

a) gap nei servizi relativi alla fascia di età 0-2 anni, inteso come numero di posti per 100 bambini nella fascia 0-2 anni riferita all’ambito regionale: 75%;

b) popolazione 0-2 anni al 2035: 25%.

I 600 milioni per la fascia di età 3-5 anni sono ripartiti su base regionale secondo i seguenti criteri e relativi pesi ponderali, come da allegato 3 al Decreto:

a) alunni frequentanti attualmente la scuola dell’infanzia: 60%;

b) popolazione 3-5 anni al 2035: 30%;

c) numero attuale di edifici scolastici che ospitano le scuole dell’infanzia: 10%.

Anche in questo caso almeno il 40% delle risorse verrà destinato alle regioni del Mezzogiorno e, al fine di consentire il raggiungimento dei relativi target, il Ministero dell’istruzione si riserva la possibilità di utilizzare anche quote di cofinanziamento nazionale.

400 milioni per infrastrutture mense scolastiche

Con l’obiettivo di incrementare le infrastrutture destinate alle mense scolastiche anche per potenziare il tempo pieno, l’art. 3 del decreto destina 400 milioni di euro, ripartiti su base regionale come da allegato 4 al decreto, seguendo questi criteri:

a) numero studenti delle scuole statali del primo ciclo di istruzione: 60%;

b) gap infrastrutturale: 40%.

Almeno il 40% delle risorse è destinato alle regioni del Mezzogiorno.

300 milioni per le infrastrutture sportive nelle scuole

L’articolo 4, relativo alla Missione 4, Componente 1 – Istruzione e ricerca - Investmenti 1.3: “Piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole” si pone come obiettivo favorire le attività sportive e i corretti stili di vita nelle scuole e decreta 300 milioni di risorse ripartite su base regionale come previsto nell’allegato 5, rispettando i seguenti criteri:

a) numero studenti delle scuole statali: 60%;

b) gap infrastrutturale: 40%.

Anche in questo caso, il 40% delle risorse verrà destinato alle regioni del Mezzogiorno; il 30% alle province, comprese quelle autonome, alle città metropolitane, agli enti di decentramento regionale e alla Regione autonoma della Valle d’Aosta per le scuole del secondo ciclo di istruzione.

500 milioni di euro per la messa in sicurezza e riqualificazione edifici esistenti

Infine, con l’articolo 5 ben 500 milioni vengono destinati alla messa in sicurezza e la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico esistente. Essi sono ripartiti su base regionale secondo i seguenti criteri, come da allegato 6 al decreto:

 a) numero studenti delle scuole statali: 50%;

b) numero edifici scolastici riferiti alla legge 11 gennaio 1996, n. 23: 50%.

Il 40% delle risorse è destinato alle regioni del Mezzogiorno e il 30% è destinato alle province, comprese quelle autonome, alle città metropolitane e agli enti di decentramento regionale per le scuole del secondo ciclo di istruzione.

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