Mini sanatoria edilizia: a breve l'approvazione del Piano

Il Ministro Salvini al question time in Senato: non è quarto condono edilizio, ma solo una regolarizzazione di piccole difformità

di Redazione tecnica - 24/04/2024

Mancherebbe al massimo poco più di un mese all’approvazione della mini sanatoria edilizia, con cui il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini intende non realizzare un quarto condono edilizio, ma permettere di sanare piccole difformità edilizie che ingolfano pubbliche amministrazioni e tribunali, oltre a bloccare eventuali compravendite immobiliari.

Mini sanatoria edilizia: Salvini risponde in Senato

A confermarlo è il ministro stesso, nel corso di un question time svolto in Senato pochi giorni fa, in risposta alla richiesta della senatrice Minasi che ha richiesto quali iniziative si intendono adottare "al fine di adeguare la normativa in materia edilizia alle attuali esigenze degli operatori del settore e di risolvere quindi il problema delle piccole difformità del patrimonio immobiliare, che non impattano sulla sicurezza dei cittadini, ma continuano invece a intasare l'attività degli uffici comunali, nonché a paralizzare il mercato immobiliare”.

Come si legge nel testo dell’interrogazione “Moltissimi sono i cittadini che tentano da anni di porre rimedio a situazioni di leggera irregolarità del proprio immobile, spesso viziato da difformità edilizie lievi e non sostanziali, attendendo da troppo tempo risposte certe. Si tratta di situazioni che non costituiscono un abuso edilizio, ma sono piuttosto lievi difformità che non creano problemi alla sicurezza o alla stabilità dell'immobile, né tantomeno impattano sull'ambiente circostante.

Tali difformità, che certamente potevano essere sanate all'epoca della realizzazione dell'immobile, non sono sanabili oggi, a causa della doppia conformità prevista dal vigente testo unico per l'edilizia, che appunto non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi casi. Questa situazione ovviamente comporta un consistente aggravio amministrativo a carico degli uffici delle amministrazioni comunali competenti, che, a causa della frammentarietà della disciplina di settore, non riescono a fornire risposte in tempi certi alle richieste di accertamento dello stato legittimo dell'immobile, limitandone quindi la commerciabilità e spesso condizionando anche l'esecuzione di interventi di semplice manutenzione ordinaria, di messa in sicurezza o di efficientamento energetico degli edifici”.

Salvini: non stiamo promuovendo un nuovo condono edilizio

Il ministro ha ribadito come il piano non intenda avallare un nuovo condono per chi ha costruito la villa in riva al mare, lungo il fiume, in aree protette architettonicamente o idrogeologicamente pericolose, ma solo realizzare una sanatoria su piccole difformità: “Il nostro obiettivo è salvare quelle case da una normativa frammentata, andando a regolamentare tutto quello che c'è all'interno delle mura domestiche: la cameretta per il secondo figlio, l'antibagno, l'anticamera, il soppalco, la veranda, la finestra spostata di 20 centimetri rispetto alla piantina originaria di quant'anni prima”.

Obiettivo è quindi arrivare entro la fine di maggio all'esame del Senato con alcune modifiche che riguardano:

  • difformità formali legate alle incertezze interpretative, che per tanti immobili bloccano la possibilità di vendere o comprare casa;
  • difformità edilizie interne alle case, ovvero quelle modifiche derivanti da manutenzione ordinaria o straordinaria, che attengono alla disciplina delle tolleranze costruttive (di cui verrà mutata la percentuale)
  • difformità che potevano essere sanate all'epoca di realizzazione, ma non più sanabili oggi, a causa della disciplina della doppia conformità;
  • cambi di destinazione d'uso per rendere più agevoli le variazioni di utilizzo di una unità immobiliare o di un immobile.

In questo modo, si intende “liberare gli uffici comunali da milioni di pratiche, per incassare quello che i cittadini vogliono poter pagare, pur di tornare totalmente padroni del loro bene. Se uno ha la cameretta per il secondo figlio ereditata dal nonno o dal genitore, penso sia più utile che paghi al Comune una quantità di denaro per poter tornare tranquillamente in possesso della propria abitazione - con l'obiettivo finale di diminuire il costo degli affitti. Infatti, se si riportano sul mercato milioni di immobili che oggi sono bloccati, si fa un buon servizio alla pubblica amministrazione e si arriva ad abbassare il costo degli affitti, soprattutto nelle grandi città”. Da qui l’impegno, entro maggio, affinché la mini sanatoria diventi realtà.

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