Servizi di efficienza energetica, nuovo allarme sui prezzi

Assistal chiede una norma per la revisione dei prezzi dei contratti attivi e di quelli futuri per compensare i rincari degli ultimi mesi

di Redazione tecnica - 28/07/2022

L’inflazione non accenna ad arrestarsi e i rincari fioccano ovunque, senza risparmiare alcun settore, dai consumi alla produzione. Energia, materiali, forniture, passando anche per le oggettive difficoltà che la guerra in Ucraina e l’attuale crisi di Governo in Italia stanno notevolmente enfatizzando.

 Caro prezzi e servizi di efficienza energetica: l'allarme di Assistal

Tutte condizioni critiche, che hanno portato Assistal a lanciare un nuovo allarme sui servizi di efficienza energetica. Spiega il Presidente Angelo Carlini: "nei contratti di servizi di efficienza energetica assistiamo da mesi a rincari che intaccano pesantemente sulla tenuta finanziaria delle nostre imprese. La crisi di governo, inoltre, è soltanto l’ultimo tassello di un contesto generale di grave difficoltà dovuto alle conseguenze della pandemia e del conflitto in Ucraina".

Secondo Carlini è necessario, oltre che urgente, intervenire sin dal Decreto Aiuti con una norma per la revisione dei prezzi dei contratti in essere e di quelli futuri per i servizi di efficienza energetica, in modo che nelle formule revisionali siano individuati indici in grado di rilevare lo scostamento reale tra quanto pagato dalle aziende e quanto ricevuto dai committenti.

Carlini (Assistal): rischio concreto di blocco dei servizi

Il Presidente sottolinea il prezzo altissimo che le imprese del settore, i cui contratti sono stati stipulati in tempi in cui non sussistevano le difficoltà odierne, stanno pagando per l’effetto combinato delle varie crisi che, in assenza di soluzioni rapide e tempestive, finirà per bloccare i servizi verso ospedali, scuole ed edifici della pubblica amministrazione.

E conclude: “alla luce delle negative previsioni economiche per i prossimi mesi, lo scenario che si va delineando è un fattore di forte preoccupazione per un intero settore che, fin dalle restrizioni per la pandemia, ha continuato ad impiegare le lavoratrici e i lavoratori garantendo al Paese di non interrompere mai i servizi essenziali. È evidente, dopo oltre due anni, che la situazione non è più sostenibile; pertanto, ci appelliamo a tutte le forze politiche, affinché si arrivi ad una soluzione per ridare ossigeno a tutto il settore”.

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