Settore costruzioni, diminuisce la fiducia delle imprese

La conferma nella nota Istat: ad agosto 2023 si stima un calo del clima di fiducia sia da parte dei consumatori che delle imprese

di Redazione tecnica - 31/08/2023

L’estate 2023 si chiude con una diminuzione della fiducia da parte dei consumatori e delle imprese. A segnalarlo è l’ISTAT in una nota, che segna una leggera flessione dell’indice da 106,7 a 106,5 per i consumatori, mentre più accentuata è quella delle imprese, che passa da 108,9 a 106,8. Si tratta del valore più basso registrato da novembre 2022.

Fiducia consumatori e imprese: i dati ISTAT

Pur mantenendosi sopra il livello medio del periodo gennaio-luglio 2023, l’indice di fiducia dei consumatori si riduce lievemente ed è particolarmente evidente un deciso peggioramento delle opinioni sulla situazione economica generale, una diminuzione delle attese sulla disoccupazione e un miglioramento delle valutazioni sulla situazione economica personale.

Scendendo nel dettaglio, tra le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori emergono segnali contrastanti, sintetizzati nelle variazioni dei quattro indicatori calcolati ogni mese a partire dalle stesse componenti:

  • il clima economico scende da 123,4 a 121,5;
  • il clima futuro cala da 115,0 a 114,1;
  • il clima personale aumenta da 101,1 a 101,5;
  • il clima corrente passa da 101,0 a 101,4.

La diminuzione nel settore costruzioni

Per quanto riguarda le imprese, la riduzione dell’indice di fiducia riguarda tutti i comparti indagati dall'istituto, anche se con intensità diverse tra manifattura (da 99,1 a 97,8) e costruzioni. In quest’ultimo settore si registra il calo più importante: da 166,5 a 160,2, con una dinamica negativa sia per i giudizi sugli ordini/piani di costruzioni sia in riferimento alle aspettative sull’occupazione presso l’azienda.

Infine, anche nei servizi si registra un deterioramento della fiducia con il relativo indice che passa, nel commercio al dettaglio, da 111,0 a 108,8 e nei servizi di mercato da 105,5 a 103,6. In relazione a questi ultimi, i giudizi favorevoli sugli ordini si associano ad attese sugli ordini e ad opinioni sull’andamento degli affari in deterioramento. Nel commercio al dettaglio tutte le componenti peggiorano.

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