Sicurezza Ponti, approvate le istruzioni di ANSFISA sulle Linee Guida

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato le indicazioni e i chiarimenti per l’applicazione delle Linee guida previste dal DM Mims 1 luglio 2022, n. 204

di Redazione tecnica - 30/09/2022

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato le istruzioni di ANSFISA (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali), finalizzate a chiarire e standardizzare l’applicazione delle Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti.

Sicurezza ponti, il CSLLPP approva le indicazioni di ANSFISA

Come riportato anche sul sito del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), le istruzioni, adottate con Decreto del 21 settembre scorso del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, non vanno quindi a modificare il documento iniziale approvato con Decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili 1 luglio 2022 n. 204, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 agosto 2022, n. 196 ma lo completano e, soprattutto lo rendono più agevole e immediato, per consentire una maggiore diffusione e standardizzazione delle procedure di verifica e manutenzione delle opere sulle strade e autostrade.

Le istruzioni sono frutto della collaborazione delle commissioni ispettive dell’Agenzia con altre realtà del settore, come ad esempio il consorzio FABRE (Consorzio di ricerca per la valutazione ed il monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture). Esse rappresentano quindi un documento interpretativo e di indirizzo per gli operatori e forniscono un approccio uniforme alla procedura multilivello delle Linee Guida. Vediamola nel dettaglio.

Gestione e monitoraggio sicurezza ponti e viadotti: le Linee Guida MIMS

Le nuove Linee Guida, riportate nel Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili del 1° luglio 2022, n. 204, pubblicato nella G.U. del 23 agosto 2022, n. 196, sostituiscono le Linee Guida pubblicate nel 2020 con l’allegato A del Decreto del 17 dicembre 2020, n. 578).

Esse danno avvio al programma di censimento e monitoraggio delle strutture, illustrando una procedura per la gestione della sicurezza dei ponti esistenti, ai fini di prevenire livelli inadeguati di danno, rendendo accettabile il rischio.

La procedura è composta da tre fasi:

  • censimento;
  • classificazione del rischio;
  • verifica della sicurezza, sorveglianza e monitoraggio dei ponti e dei viadotti esistenti.

Si tratta di un approccio generale multilivello della classificazione del rischio che, dal semplice censimento delle opere, arriva alla determinazione di una classe di attenzione sulla base della quale si perverrà alla verifica di sicurezza. L’impiego di un approccio multilivello è giustificato dal numero di infrastrutture presenti sul territorio italiano.

I livelli individuati sono 6 e sono caratterizzati da un grado di approfondimento e complessità crescenti, fermo restando che il numero di infrastrutture su cui applicarle, così come il livello di incertezza dei risultati ottenuti, si riduce all’aumentare appunto della loro complessità:

  • livello 0: prevede il censimento di tutte le opere e delle loro caratteristiche principali mediante la raccolta delle informazioni e della documentazione disponibile;
  • livello 1: esteso alle opere censite a Livello 0, prevede l’esecuzione di ispezioni visive dirette e il rilievo speditivo della struttura e delle caratteristiche geo-morfologiche ed idrauliche dell’area, tese a individuare lo stato di degrado e le principali caratteristiche strutturali e geometriche di tutte le opere, nonché potenziali condizioni di rischio associate a eventi franosi o ad azioni idrodinamiche;
  • livello 2 consente di giungere alla classe di attenzione di ogni ponte, sulla base dei parametri di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione, determinati elaborando i risultati ottenuti dai livelli precedenti. In funzione di tale classificazione, si procede quindi con uno dei livelli successivi;
  • livello 3: esecuzione di valutazioni preliminari atte a comprendere, unitamente all’analisi della tipologia ed entità dei dissesti rilevati nelle ispezioni eseguite al Livello 1, se sia comunque necessario procedere ad approfondimenti mediante l’esecuzione di verifiche accurate di Livello 4;
  • livello 4: esecuzione di valutazioni accurate sulla base di quanto indicato dalle Norme Tecniche per le Costruzioni vigenti;
  • livello 5, non trattato esplicitamente nelle Linee Guida, da applicare ai ponti considerati di significativa importanza all’interno della rete, opportunamente individuati.
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