Superbonus 110% e CCNL, per FederTerziario la norma è illogica e inefficace

Il segretario generale Alessandro Franco propone la cancellazione dell'articolo perché non inerente la sicurezza e non tutelerebbe la concorrenza

di Redazione tecnica - 16/03/2022

Non si placano le discussioni e le critiche sul Decreto Legge n. 13/2022, in particolare sull’art. 4, recante “Disposizioni in materia di benefici normativi e contributivi e applicazione dei contratti collettivi e per il miglioramento dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro”. L’ultima, solo in ordine temporale, ad esprimere le proprie perplessità è FederTerziario, che addirittura ha proposto di cancellare o modificare la norma che prevede l’accesso ai benefici del Superbonus solo per le aziende che applicano contratti del settore edile, nazionali e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

CCNL e sicurezza sul lavoro: le critiche di FederTerziario

Come spiega il Segretario Generale Alessandro Franco, lo stesso titolo della norma non ha niente a che fare con il contenuto della norma stessa, perché a sicurezza non riguarda l’applicazione di un CCNL o di un altro. Secondo Franco, in questo modo non viene tutelata la concorrenza, favorendo alcune aziende a discapito di altre. Oltretutto, si introdurrebbe un concetto distorto per il quale l’applicazione di un CCNL piuttosto che di un altro sarebbe garanzia di maggiore sicurezza e tutela del lavoro.

Per i lavori Superbonus CCNL diversi da quello edilizia

La norma oltretutto non terrebbe conto del fatto che numerose aziende che si occupano di ristrutturazioni per le quali si può beneficiare del Superbonus 110%, adottano contratti differenti da quello dell’edilizia, poiché svolgono attività di natura specialistica che rientrano nel campo di applicazione di contratti collettivi differenti. Da qui anche il dubbio se per potere applicare correttamente la norma sia necessario fare riferimento al contratto dell’edilizia pur non svolgendo attività prettamente edili.

Stesse perplessità anche sulla verifica dell’indicazione del contratto collettivo applicato da parte delle Casse Edili: tale attribuzione, secondo FederTerziario, costituisce un potenziale conflitto d’interesse, considerato che di esse fanno parte alcune associazioni sindacali datoriali, sottoscrittrici di contratti collettivi del settore edile.

Sicurezza sul lavoro nel settore edile: le proposte di FederTerziario

Secondo l’associazione, per migliorare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro del settore edile, è necessario invece promuovere iniziative per verificare l’osservanza da parte dei datori di lavoro delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, così come puntare sulla formazione obbligatoria in materia, anche implementando risorse e personale a disposizione per tali attività.

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