Superbonus 110%: nel nuovo prezzario MiTE niente prezzi chiavi in mano

Il Ministro della Transizione Ecologica ha firmato il Decreto con il nuovo prezzario per l'asseverazione di congruità che ancora non è stato pubblicato

di Redazione tecnica - 15/02/2022

Niente più prezzi "chiavi in mano" nel tanto atteso decreto del Ministero della Transizione Ecologica per l'asseverazione di congruità delle spese sostenute. Un decreto espressamente previsto dalla Legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022) che ha inserito all'art. 119, comma 13-bis del Decreto Legge n. 34/2020 il nuovo prezzario del MiTE che sarebbe dovuto arrivare entro il 9 febbraio 2022.

AGGIORNAMENTO
Superbonus 110% e bonus edilizi: il testo ufficiale in pdf del Decreto MiTE

Decreto MiTE: niente più prezzi omnicomprensivi

Per analisi approfondite sulle singole voci di prezzo attendiamo, in realtà, la versione ufficiale del Decreto da parte del Ministero della Transizione Ecologica anche se è già possibile osservare un dietrofront all'idea iniziale di definire dei prezzi omnicomprensivi anche delle prestazioni professionali. Nelle bozze di decreto circolate nei giorni scorsi, e criticate da Federcostruzioni, si era parlato di un nuovo allegato A che avrebbe coordinato:

  • i costi massimi previsti all’Allegato I del Decreto MiSE 6 agosto 2020 (Decreto requisiti tecnici ecobonus);
  • i costi professionali calcolati con riferimento al decreto del Ministro della giustizia 17 giugno 2016.

Ipotesi che avrebbe consentito di rappresentare dei costi "chiavi in mano" al cittadino, consentendo una semplificazione dell’intera procedura di asseverazione. Ma che al contempo avrebbe fatto perdere le specificità di ogni singola voce di costo relativa alla materia prima, al trasporto, alla progettazione, alla cantierizzazione...

Su questo sembrerebbe certa la scelta di definire dei costi esclusi da IVA, oneri professionali e posa in opera.

Prezzi aggiornati annualmente

Una criticità, su cui siamo certi si tornerà a parlare, riguarda l'aggiornamento dei prezzi che dovrebbe essere annuale. Chiaro è che in un settore bersagliato da rincari sarebbe stato più utile un aggiornamento almeno semestrale basato sui dati reali.

Viene, infine, precisato che per tutti i costi non previsti nel Decreto si farà riferimento ai i prezziari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome o ai listini delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti o ai prezziari della casa editrice DEI. Per queste voci, al fine di evitare speculazioni, sarà comunque indispensabile l’asseverazione della congruità della spesa da parte di un tecnico abilitato.

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