Superbonus e bonus edilizi: lo sconto in fattura non piace agli ingegneri

L’indagine del Centro Studi CNI. Anche se sono tanti i professionisti che operano con i bonus, quasi due terzi scelgono la liquidazione diretta

di Redazione tecnica - 24/04/2023

Sappiamo bene che la questione della cessione dei crediti relativi ai bonus edilizi è stata tra le più accese negli ultimi mesi, complice il problema dei c.d. “crediti incagliati”, che ha creato parecchie difficoltà ad imprese e professionisti impegnati nei lavori.

Sconto in fattura per Superbonus e bonus edilizi: pochi gli ingegneri che lo usano

La cessione del credito è diventata quindi uno strumento "pericoloso" da scegliere come corrispettivo per i lavori. Da qui la domanda che il Centro Studi CNI si è posto nella recente indagine svolta nel mese di marzo, per quantificare invece il ricorso, da parte degli ingegneri, allo sconto in fattura per i lavori realizzati in edilizia con Superbonus 110% e con bonus ordinari nel biennio 2021-22.

All’indagine hanno partecipato 4.321 tra ingegneri iscritti all’Albo che esercitano la libera professione in via esclusiva e ingegneri che operano sia come lavoratori dipendenti che come liberi professionisti.

La ricerca del Centro Studi CNI

Per prima cosa, si è evidenziato come un numero molto consistente di ingegneri iscritti all’Albo ha svolto lavori finanziati con i bonus: il 64% dei professionisti ha operato con i Superbonus 110% e il 55% con i bonus “ordinari” (Bonus facciate, Ecobonus per il risparmio energetico).

Gli ingegneri che hanno partecipato all’indagine hanno fatto registrare in media 10 pratiche a testa con Superbonus e 6 con bonus ordinari. Il dato comunque non è omogeneo: le strutture più organizzate, come le società o gli studi di maggiori dimensioni, hanno registrato valori ben al di sopra della media, dovuto anche al fatto che la complessità che spesso caratterizza questi lavori rende più semplice per le strutture più grandi affrontare in un tempo relativamente breve un numero più consistente di cantieri.

Scendendo nel dettaglio dei compensi, nella maggior parte dei casi analizzati i professionisti cercano di procedere con la liquidazione della fattura direttamente presso il committente.

Il ricorso allo sconto in fattura, pur non essendo mancato, non risulta particolarmente diffuso, anche tenendo conto del consistente numero di lavori effettuati e di cantieri che sono stati aperti.

Questi i dati:

  • il 37% dei professionisti ha fatto ricorso allo sconto in fattura;
  • tra questi il 12% ha utilizzato sempre lo sconto in fattura per tutti i lavori
  • il 25% lo ha alternato al pagamento diretto del committente.

Di conseguenza, Il 63% di chi ha lavorato con Superbonus 110% non ha mai praticato lo sconto in fattura, magari perché ritenuto non conveniente, rischioso e complicato.

Il problema dei crediti incagliati

La maggior parte degli ingegneri che ha utilizzato lo sconto in fattura per lavori con Superbonus 110% lo ha portato in detrazione/compensazione nella propria dichiarazione dei redditi, mentre solo il 23% ha ceduto il credito ad una banca. Di questi, oltre il 70% non ha recuperato per intero il compenso pattuito con il committente.

Il credito procapite presente attualmente nei singoli cassetti fiscali ammonta a cifre piuttosto consistenti: 40.000 euro, che superano i 100.000 euro nel caso delle società di ingegneria.

Anche tra chi ha svolto lavori con bonus ordinari sono pochi quelli che hanno deciso di ricorrere allo sconto in fattura: solo il 21%, di cui appena il 10% ha sempre utilizzato tale modalità per tutti i lavori. Di conseguenza il 79% non ha mai utilizzato lo sconto in fattura e si è fatto pagare direttamente dal committente.

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