NUOVA OPPORTUNITA’ PER I MUTUI DEGLI ENTI LOCALI

Con la circolare n.1269 dello scorso 7 maggio 2007, la Cassa depositi e prestiti società per azioni si è resa disponibile a dare l’opportunità a province, co...

15/05/2007
Con la circolare n.1269 dello scorso 7 maggio 2007, la Cassa depositi e prestiti società per azioni si è resa disponibile a dare l’opportunità a province, comuni, comunità montane, isolane o di arcipelago e unioni di comuni, di assumere nuovi finanziamenti destinati alla conversione, ai sensi dell’articolo 41, comma 2, della legge n. 448 del 28 dicembre 2001, dei prestiti concessi dalla Cassa in data successiva al 31 dicembre 1996, trasferiti al Ministero dell’economia e delle finanze o assegnati alla gestione separata della Cassa ai sensi del Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 5 dicembre 2003, alle condizioni, nei termini e con le modalità definite nella stessa circolare.

I prestiti concessi dalla Cassa in data successiva al 31 dicembre 1996, trasferiti al Ministero dell’economia e delle finanze o assegnati alla gestione separata della Cassa ai sensi del Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 5 dicembre 2003, in ammortamento al 1° gennaio 2007 che possono essere convertiti in nuovi prestiti sono connotati, alla data del 1° luglio 2007, dalle seguenti e contestuali caratteristiche:
a) soggetti mutuatari: province, comuni, comunità montane, isolane o di arcipelago e unioni di comuni;
b) identità tra soggetto pagatore e soggetto mutuatario (sono inclusi i prestiti con più di un pagatore);
c) concessi successivamente al 31 dicembre 1996 e sino al 31 gennaio 2005;
d) a tasso fisso con tasso di interesse nominale annuo pari o superiore al 4,45 per cento o a tasso variabile con maggiorazione sulla Media Euribor pari o superiore a 0,10 punti percentuali annui;
e) scadenza non inferiore al 31 dicembre 2013;
f) residuo debito da ammortizzare pari o superiore a 10.000,00 euro;
g) non concessi in base a leggi speciali.

Non possono comunque essere convertiti i prestiti che presentino una delle caratteristiche seguenti:
  • già convertiti o rinegoziati nei precedenti programmi del 2003, 2005 o 2006;
  • con diritto di estinzione parziale anticipata alla pari;
  • soggetti mutuatari: enti commissariati per inquinamento mafioso privi degli organi elettivi ricostituiti;
  • soggetti mutuatari: enti in condizione di dissesto finanziario che non abbiano approvato l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato di cui all’articolo 261 del decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000.
Gli Enti che decideranno di convertire il loro prestito originario potranno:
  • convertire ciascun prestito originario a tasso fisso in un nuovo prestito a tasso fisso;
  • convertire ciascun prestito originario a tasso variabile in un nuovo prestito a tasso fisso o a tasso variabile.
Per aderire è necessario seguire una procedura che si articola in tre fasi distinte:
1) scelta delle condizioni;
2) domanda di adesione;
3) perfezionamento del contratto;

Per quanto riguarda la scelta delle condizioni, la Cassa Depositi e Prestiti mette a disposizione di ciascun Ente uno strumento informatico di gestione all’interno del portale www.cassaddpp.it. Tramite questo strumento, l’Ente, nel periodo compreso tra il 14 maggio 2007 e il 15 giugno 2007, potrà verificare l’elenco dei prestiti originari e le condizioni settimanali alle quali è possibile aderire.

La domanda di adesione deve essere consegnata alla Cassa Depositi e Prestiti società per azioni - Back Office Direzione Finanziamenti Pubblici - Rimodulazione Enti locali 2007/1 - via Goito, 4 - 00185 Roma, tramite corriere o per posta, mediante raccomandata a/r entro il 18 giugno 2007 e deve contenere la seguente documentazione:
  • la domanda di estinzione anticipata dei prestiti originari a tasso fisso e a tasso variabile da convertire in nuovi prestiti concessi (il cui schema esemplificativo è disponibile nel sito internet della Cassa);
  • la proposta contrattuale di conversione dei prestiti originari a tasso fisso (codice 03/13.00/001.00), in duplice copia composto e stampato attraverso il sito internet della CDP, debitamente sottoscritto e siglato in ogni pagina;
  • l’elenco prestiti 03/13.00/001.00, allegato al contratto di cui al punto precedente, in duplice copia, composto e stampato attraverso il sito internet della Cassa, debitamente sottoscritto e siglato in ogni pagina, in cui, in base alle condizioni e alle durate prescelte, sono indicati i prestiti originari a tasso fisso da convertire in nuovi prestiti a tasso fisso;
  • la proposta contrattuale di conversione dei prestiti originari a tasso variabile (codice 03/14.00/001.00), in duplice copia composto e stampato attraverso il sito internet della Cassa, debitamente sottoscritto e siglato in ogni pagina;
  • l’elenco prestiti 03/14.00/001.00, allegato al contratto di cui al punto precedente, in duplice copia, composto e stampato attraverso il sito internet della Cassa, debitamente sottoscritto e siglato in ogni pagina, in cui, in base alle condizioni, alle tipologie di tasso e alle durate prescelte, sono indicati i prestiti originari a tasso fisso da convertire in nuovi prestiti a tasso fisso o a tasso variabile;
  • la determinazione a contrattare (il cui schema esemplificativo è disponibile nel sito internet della Cassa), nella quale devono essere indicati gli estremi della delibera di consiglio con la quale si approva la conversione dei prestiti originari mediante la contrazione dei nuovi prestiti, si esprime parere favorevole circa la convenienza economico-finanziaria dell'operazione e si approva la conseguente iscrizione in bilancio;
  • la delegazione di pagamento relativa a ciascun nuovo prestito, redatta secondo i modelli disponibili nel sito internet della Cassa.
La Cassa Depositi e Prestiti provvederà a trasmettere all’Ente la proposta contrattuale, che sancisce il perfezionamento del contratto relativo ai nuovi prestiti, sottoscritta per accettazione da parte della Cassa stessa entro il 30 giugno 2007.



A cura di Gianluca Oreto
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