Accesso agli atti: il TAR sui soggetti legittimati alla consultazione
La consorziata esecutrice può presentare richiesta di accesso ad atti relativi al contratto d'appalto stipulato dal consorzio stabile? Ne parla il TAR in un'interessante sentenza
La consorziata esecutrice ha titolo per accedere agli atti della procedura di affidamento? Il rapporto contrattuale diretto con la stazione appaltante è condizione necessaria per l’accesso? Quale rilievo assume la responsabilità solidale con il consorzio stabile?
A queste domande ha risposto il TAR Lombardia con la sentenza del 14 aprile 2025, n. 324, in relazione al diniego di accesso opposto da una stazione appaltante nei confronti della consorziata esecutrice di un appalto, poi oggetto di risoluzione per gravi inadempienze contrattuali.
Accesso agli atti: il diniego alla consorziata esecutrice
La ricorrente, impresa consorziata esecutrice incaricata di eseguire i lavori affidati a un consorzio stabile, si era vista rigettare l’istanza di accesso agli atti da parte della stazione appaltante. L’amministrazione aveva motivato il diniego rilevando l’assenza di legittimazione, essendo i contratti stipulati formalmente solo con il consorzio stabile.
Nello specifico, l’accesso era stato chiesto per una pluralità di atti relativi alla fase esecutiva del contratto: rendicontazione di anticipazioni non versate, stato delle opere, documentazione contabile e corrispondenza tra enti coinvolti, con l’intento di verificare le ragioni della risoluzione contrattuale e l’effettiva consistenza dei lavori eseguiti.
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