COMPRAVENDITE IN DISCESA. RIPRESA NEL 2010

I prezzi delle case in Italia “continueranno probabilmente a scendere nel corso del 2009”: è quanto prevede l'Ocse, l'organizzazione per la cooperazione e lo...

10/07/2009
I prezzi delle case in Italia “continueranno probabilmente a scendere nel corso del 2009”: è quanto prevede l'Ocse, l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che registra un calo dell'1,1% nel 2008, aggravato nell'ultimo trimestre che segna un -2,9%.
Inoltre gli investimenti immobiliari nei paesi dell'organizzazione, sottolineano da Parigi, “probabilmente scenderanno ad un tasso annuo di oltre il 10%, con cali particolarmente consistenti negli Usa, in Giappone, Nuova Zelanda, Islanda, Irlanda e Spagna”, i paesi dove il calo di valore degli immobili si aggira intorno ai dieci punti percentuali.
L'Italia quindi non è uno dei paesi più colpiti ma, anzi, ha registrato uno dei passivi minori tra i paesi Ocse, con l'unica eccezione della Svizzera dove i prezzi continuano a crescere, seppur di poco. La conferma di una relativa tenuta, questa volta sul numero delle transazioni immobiliari, arriva anche dall'italiana Tecnoborsa.
L'indagine sulle transazioni immobiliari nelle sei maggiori città italiane è piena di segni meno: -2,4% rispetto a due anni fa e, ancora più pesante, -8,5% rispetto a quattro. E neanche per il 2009 si prevede un miglioramento con un calo previsto del -3,5% rispetto a quest’anno.

L'indagine considera ogni tipo di transazione, acquistare, vendere, dare o prendere in locazione ma a influenzare il dato generale in modo marcato sono le intenzioni di acquisto futuro che, emerge dalle previsioni, sono scese del 2,2 rispetto al 2007 ma addirittura del 7,8% rispetto al 2005.
Chi invece prova a dare una data per i segnali di ottimismo è il Censis che, attraverso le risposte di esperti del settore, fa partire il cronometro della risalita del mercato nel 2010. Anche dal rapporto Censis-Scenari Immobiliari emerge che in Italia il mattone regge anche quando è al centro del tifone ci sono le case e i mutui: un operatore su due, infatti, dichiara che la sua attività ha sostanzialmente tenuto, mentre il 14% dice che il peggio è già passato e “solo” il 36% si dice pessimista su possibili miglioramenti a breve.

Fonte: www.demaniore.com
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