Allarme ribassi: criterio dell'offerta economicamente piu' vantaggiosa

Il metodo di calcolo relativo al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa riportato nell’allegato M all’ultima versione disponibile del Nuovo Re...

14/12/2009
Il metodo di calcolo relativo al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa riportato nell’allegato M all’ultima versione disponibile del Nuovo Regolamento non si discosta di molto da quello in atto in vigore e rilevabile nell’allegato D al Regolamento n.. 554/1999.
Nel nuovo regolamento, l'attribuzione dei punteggi è basata sulla seguente espressione:

Ki = (Ai x Pa) + (Bi x Pb) + (Ci x Pc) + (Di x Pd)

dove Ai, Bi, Ci, Di sono coefficienti compresi tra 0 ed 1, espressi in valore centesimale, attribuiti al concorrente esimo e rappresentano rispettivamente:
  • Ai l’adeguatezza dell’offerta legata ad un numero massimo di tre servizi relativi a interventi ritenuti dal concorrente significativi della propria capacità a realizzare la prestazione sotto il profilo tecnico, scelti fra interventi qualificabili affini a quelli oggetto dell'affidamento, secondo i criteri desumibili dalle tariffe professionali;
  • Bi le caratteristiche metodologiche dell’offerta desunte dalla illustrazione delle modalità di svolgimento delle prestazioni oggetto dell'incarico;
  • Ci il ribasso percentuale unico indicato nell'offerta economica;
  • Di la riduzione percentuale indicata nell'offerta economica con riferimento al tempo.
Pa, Pb, Pc e Pd sono, invece, i fattori ponderali scelti discrezionalmente dal bando di gara, legati rispettivamente ai coefficienti Ai, Bi, Ci e Di e possono essere scelti discrezionalmente. Dall’ente appaltante nella seguente maniera con l’obbligo che la loro somma sia pari a 100:
- Pa da 20 a 40
- Pb da 20 a 40
- Pc da 10 a 30
- Pd da 0 a 10

Con tale situazione è comprensibile la preoccupazione di quei professionisti che temono la possibile discrezionalità delle stazioni appaltanti ed, infatti, se, per evitare di dare gran peso al ribasso ed al tempo di esecuzione, nel bando di gara vengono assegnati alti punteggi ai fattori ponderali Pa e Pb e bassi punteggi ai fattori ponderali Pc e Pb, ad esempio:
- Pa punteggio massimo 40
- Pb punteggio massimo 40
- Pc punteggio massimo 10
- Pd punteggio massimo 10

si comprende subito come il risultato finale sia quello di lasciare ampia discrezionalità alla stazione appaltante che per mezzo dell’elemento Pb che potendo attingere ad un fattore ponderale massimo di 40 può indirizzare le proprie scelte.
D’altra parte sempre, nella situazione precedente, un grande spazio verrebbe dato a quei professionisti che hanno più lavorato nel passato perché potrebbero attingere ad un fattore ponderale Pa tale che consenta loro un vantaggio rispetto ad altri.

Volendo effettuare una simulazione tenendo conto dei fattori ponderali precedentemente assegnati per determinare, invece, i fattori ponderali Pc e Pd, per gli stessi non è possibile avere alcuna discrezionalità perché sono legati soltanto al ribasso offerto ed alla riduzione percentuale del tempo offerto con le seguenti espressioni:
  • Ci = Ri / Rmax
  • Di = Ti / Tmedio
Con Ri ribasso percentuale formulato dal concorrente esimo, Rmax ribasso percentuale massimo offerto, Ti riduzione percentuale del tempo formulata dal concorrente esimo, Tmedio media aritmetica delle riduzioni percentuali del tempo.

Se, ad esempio partecipano 10 concorrenti che offrono i seguenti ribassi:
- R1 = 25,75         - T1 = 15,50
- R2 = 35,50         - T2 = 25,00
- R3 = 15,50         - T3 = 12,00
- R4 = 45,00         - T4 = 35,00
- R5 = 43,75         - T5 = 17,50
- R6 = 75,00         - T6 = 45,00
- R7 = 15,00         - T7 = 10,00
- R8 = 55,00         - T8 = 25,00
- R9 = 10,50         - T9 = 15,00
- R10 = 28,75         - T10 = 32,50

si ottengono i seguenti risultati:
- Rmax = 75,00         - Tmedio=22,75
- C1 = 0,343         - D1 = 0,681
- C2 = 0,473         - D2 = 1,000
- C3 = 0,207         - D3 = 0,527
- C 4 = 0,600         - D4 = 1,000
- C 5 = 0,583         - D5 = 0,769
- C6 = 1,00 0         - D6 = 1,000
- C7 = 0,200         - D7 = 0,440
- C 8 = 0,733         - D8 = 1,000
- C9 = 0,140         - D9 = 0,659
- C10 = 0,383         - D10 = 1,000

e se l’ente appaltante ha assegnato per quanto concerne i coefficienti Ai e Bi i seguenti punteggi:
- A1 = 0,250         - B1 = 0,350
- A2 = 0,350         - B2 = 0,450
- A3 = 0,550         - B3 = 0,550
- A4 = 0,650         - B4 = 0,650
- A5 = 0,450         - B5 = 0,500
- A6 = 0,750         - B6 = 0,600
- A7 = 0,650         - B7 = 0,650
- A8 = 0,550         - B8 = 0,500
- A9 = 1,000         - B9 = 0,900
- A10 = 0,400         - B10 = 0,400

I coefficienti Ki saranno i seguenti:
- K1 = 0,342
- K2 = 0,467
- K3 = 0,513
- K4 = 0,680
- K5 = 0,515
- K6 = 0,740
- K7 = 0,584
- K8 = 0,593
- K9 = 0,840
- K10 = 0,458

e l’offerta economicamente più vantaggiosa risulterà la n. 9 che ha offerto un ribasso del 10,50% ed un riduzione percentuale del tempo del 15%.
Con buona pace di coloro che non vogliono più il massimo ribasso ma con un’ampia discrezionalità dell’Ente appaltante che ha scelto i fattori ponderali Pa, Pb, Pc e Pd e che ha potuto assegnare, in gran misura, discrezionalmente i punteggi Ai e Bi .

Ma quale può essere la soluzione del problema?
Si tratta di riscrivere di sana pianta la parte III del Nuovo Regolamento dall’articolo 252 all’articolo 270 e su questo argomento vorremmo sentire quali sono le proposte concrete dei Consigli nazionali degli Ordini.

La discussione continua ad essere aperta.

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A cura di Paolo Oreto
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