MUD: prorogata al 30 giugno 2010 la scadenza per la presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale

Ultimi aggiornamenti sul modello unico di dichiarazione ambientale (MUD). A poche ore dalla scadenza della presentazione del MUD relativo al 2010 (30 aprile ...

03/05/2010
Ultimi aggiornamenti sul modello unico di dichiarazione ambientale (MUD). A poche ore dalla scadenza della presentazione del MUD relativo al 2010 (30 aprile 2010), il Consiglio dei Ministri n. 91 del 30 aprile 2010 ha approvato un pacchetto di norme urgenti, su proposta dei Ministri Prestigiacomo, Scajola e Matteoli, relativi proprio al differimento al 30 giugno 2010 della presentazione delle dichiarazioni relative al modello unico di dichiarazione ambientale (MUD).

"Oggi l'Italia può dire di aver attivato per i rifiuti speciali e pericolosi un sistema all'avanguardia in Europa ottenendo il massimo in termini di controllo ambientale ed anche in termini di efficienza e risparmio per le aziende". Lo ha affermato il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legge. "Con l'approvazione del decreto legge di proroga dei termini il Governo ha posto l'ultimo tassello alla riforma del sistema della tracciabilità dei rifiuti, nel segno della trasparenza e della legalità e del rispetto per l'ambiente. Si è in pratica perfezionato, evitando di caricare le imprese di oneri inutili, il regime transitorio dal sistema cartaceo, che rendeva di fatto impossibili i controlli, al sistema elettronico del SISTRI che in estate entrerà in vigore e consentirà di monitorare tutti gli spostamenti e le destinazioni dei rifiuti in tempo reale".

Il decreto legge che sposta al 30 giugno 2010 il termine per la presentazione del MUD era stato preceduto nei giorni scorsi da un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale viene consentito alle aziende di utilizzare anche per la dichiarazione da presentare quest'anno il vecchio modello di Mud, e non il nuovo che doveva entrare in vigore ma che è stato superato dall'avvio del SISTRI.
"Il Governo oggi - afferma ancora il Ministro Prestigiacomo - ha dato anche una risposta al mondo produttivo prevedendo un sistema di rimborso per le quote di Co2 per gli impianti entrati in funzione dopo il 21 aprile 2009 che non possono avvalersi delle quote gratuite. Era una risposta che le imprese attendevano e che è essenziale per garantire la competitività delle nostre aziende in ambito europeo ed evitare rincari nella bolletta energetica che si sarebbero riversati sui cittadini".

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