Architetti: Rigenerazione sostenibile delle città e dei territori prioritaria nell'agenda politica

"Ci congratuliamo - come doveroso - con quanti sono stati chiamati a sedere sugli scranni del Senato e della Camera dopo le elezioni di domenica e lunedì sco...

28/02/2013
"Ci congratuliamo - come doveroso - con quanti sono stati chiamati a sedere sugli scranni del Senato e della Camera dopo le elezioni di domenica e lunedì scorsi. Altrettanto doveroso è che il nuovo Parlamento e il Governo che ne sarà espressione pongano immediatamente all'ordine del giorno del loro lavoro il tema della rigenerazione sostenibile della città e del territorio, vera e propria priorità per gli italiani e per lo sviluppo del Paese".

Queste le parole del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori all'indomani delle Elezioni politiche che hanno, in realtà, lasciato molti dubbi sulla governabilità del Paese. Nonostante le prospettive non siano le più rosee, gli Architetti italiani hanno affidato ad un comunicato stampa le loro speranze verso il nuovo Parlamento.

"Negli ultimi anni - continua il comunicato del CNAPPC - in presenza di terremoti o inondazioni abbiamo purtroppo dovuto contare troppi morti causati dalla mancanza di condizioni di sicurezza nelle case e nei territori; i cittadini sono stati colpevolmente lasciati inconsapevoli delle reali condizioni del loro habitat; abbiamo inutilmente investito, sprecandole, troppe risorse in faraoniche infrastrutture, abbandonando al loro destino città, grandi e piccole, dove tutti viviamo; abbiamo dovuto subire troppi condoni edilizi e riscontrato evidenti e frequenti condizioni di illegalità nell'edilizia, create anche da norme affastellate e incomprensibili che non hanno garantito nulla; abbiamo lasciato decadere i nostri monumenti e il paesaggio anche attraverso leggi urbanistiche ormai anacronistiche; abbiamo dovuto scontare un sistema dei lavori pubblici inefficiente, incapace di garantire la qualità architettonica e di valorizzare le risorse dei progettisti italiani, in particolare di quelli più giovani; abbiamo sprecato miliardi di euro in energia, senza investire, come si sarebbe dovuto fare, nel vero risparmio energetico che è quello degli edifici".

Rigenerazione, dunque, prioritaria per evitare i troppi disastri che hanno sconvolto il panorama nazionale negli ultimi anni con terremoti, inondazioni e crolli di varia natura. Il CNAPPC, ricordando il progetto da loro presentato, si è rivolto direttamente ai parlamentari. "Cari parlamentari - continua la nota degli Architetti - noi proponiamo da tempo un progetto integrato sull'habitat, capace di mettere assieme la rigenerazione degli spazi pubblici con il ciclo virtuoso dei rifiuti; il risparmio energetico e idrico con la qualità dell'architettura; la mobilità intelligente con la sicurezza delle case, dimostrando - se mai ce ne fosse ancora bisogno - che rigenerazione e sviluppo vanno a braccetto, che un habitat migliore è anche un fruttuoso investimento economico, così come lo è in Germania, in Svezia, in Francia e in ogni altro paese civile".

"Gli architetti italiani - conclude il CNAPPC - hanno dato prova, con le loro proposte, di essere pronti a fare la loro parte, per lo sviluppo del Paese, con idee innovative, con saperi e tecniche in continuo aggiornamento, assumendosi le indispensabili responsabilità etiche. A voi ora chiediamo un ascolto attento, coraggio nelle scelte, visione del futuro, lavoro serio e responsabile, minor rumore mediatico, nella convinzione che tutti, parlamentari e architetti, abbiamo una responsabilità ineludibile nei confronti dell'habitat, della sicurezza e della vita quotidiana dei nostri concittadini".

© Riproduzione riservata