Agrotecnici, per i Consigli di Disciplina non si trovano i candidati

Dopo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 23 del 15 dicembre 2012 del Regolamento per la designazione dei componenti i ...

17/04/2013
Dopo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 23 del 15 dicembre 2012 del Regolamento per la designazione dei componenti i Consigli di disciplina degli Agrotecnici, in riferimento all'articolo 8, comma 3, del Decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137, sembrava potesse procedere tutto molto speditamente. Considerato, infatti, che i Collegi territoriali degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, in qualità di enti autonomi, hanno avviato le procedure di costituzione dei Consigli di disciplina (tutte più o meno nello stesso periodo), le candidature avrebbero già dovuto avere fine.

Gli Agrotecnici, con delle modalità che certamente saranno utili anche alle altre professioni tecniche, hanno avviato una procedure di costituzione dei Consigli di Disciplina esclusivamente on line, accessibile all'indirizzo www.agrotecnici.it/consigli_costituiti.htm. La modalità di presentazione della propria candidatura è molto semplice e prevede per il professionista solo l'attivazione di una PEC che consenta la sua identificazione legale.

Facendo un primo consuntivo dei risultati, è possibile osservare lo scarso interesse dei professionisti a far parte dei nuovi Consigli di disciplina:
  • dei 23 Collegi (su 61) che hanno chiuso le operazioni, solo 3 (il 13%) hanno potuto contare su di un sufficiente numero di candidati ed inviare i nominativi al Tribunale;
  • altri 9 Collegi (cioè il 39%) hanno chiuso i termini senza avere avuto un adeguato numero di candidati (l'effetto sarà di accorpamento ad un Collegio viciniore);
  • i restanti 11 (cioè il 48%) ha dovuto ricorrere ad una proroga dei termini per evitare di restare a mani vuote.

"Questi nuovi organismi - ha commentato il Presidente Nazionale Roberto Orlandi - sono visti dagli iscritti come inutili adempimenti burocratici anche perché il nostro sistema disciplinare interno -a differenza di altre categorie- ha sempre ben funzionato e, dunque, le persone non vedevano la necessità di modificarlo, con spese maggiori e gravami ulteriori. Inoltre la categoria è molto coesa e dunque mancano quelle vicende conflittuali che alimentano contenzioni infiniti; mentre, per quanto riguarda i rapporti con la clientela, la consolidata abitudine ai preventivi scritti ed alla piena concorrenza di mercato hanno, anche in questo caso, ridotto i casi si conflitto con l'utenza".

Come affermato, però, in una nota degli Agrotecnici "alla fine i Consigli di disciplina in qualche modo partiranno, ma tutti i veri problemi dei professionisti (calo del fatturato, mancati pagamenti, aumento della tassazione, ecc.) rimarranno inevasi". Mai parole furono più azzeccate!

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