Expo 2015: le proposte di Cantone (ANAC) per la corretta gestione delle procedure d'appalto

Non si sono fatte attendere le proposte del Presidente dell'Autorità Nazionale AntiCorruzione (ANAC) Raffaele Cantone in merito alla corretta gestione delle ...

08/07/2014
Non si sono fatte attendere le proposte del Presidente dell'Autorità Nazionale AntiCorruzione (ANAC) Raffaele Cantone in merito alla corretta gestione delle procedure di appalto relative ad EXPO 2015. Il Presidente ANAC ha, infatti, inviato al Commissario Unico delegato del Governo per l'Expo Milano 2015 dott. Giuseppe Sala ed al Consiglio di amministrazione della Società Expo 2015 le sue considerazioni come previsto dall'art. 19 (Soppressione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e definizione delle funzioni dell'Autorità nazionale anticorruzione) del Decreto Legge n. 90/2014.

E' utile ricordare che l'art. 19, comma 7 del D.L. n. 90/2014 prevede la possibilità per il Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione di formulare proposte al Commissario unico delegato del Governo per l'Expo Milano 2015 ed alla Società Expo 2015 p.a. per la corretta gestione delle procedure d'appalto per la realizzazione dell'evento.

In riferimento a questa possibilità, le considerazioni di Cantone non si sono fatte attendere e in particolare ha proposto:
  1. l'aggiornamento del modello di prevenzione, previsto dal d.lgs n. 231 del 2001, alla luce delle indicazioni in materia di prevenzione della corruzione di cui alla l. n. 190 del 2012;
  2. l'adozione di specifiche regole di trasparenza, anche tenendo presente le indicazioni di cui al d.lgs n. 33 del 2013, con riferimento a tutte le gare per appalti e forniture, con qualsivoglia procedura esse si siano svolte, in modo che sia facilmente intellegibile il tipo di procedura adottata, le commissioni di gara deliberanti, le modalità di aggiudicazione, i pagamenti effettuati e le date degli stessi, le eventuali riserve riconosciute nonché tutti gli altri parametri utili per individuare l'iter procedurale seguito;
  3. la previsione di una motivazione, anche se sintetica, delle ragioni per le quali si utilizzino i poteri di deroga al codice degli appalti (d.lgs n. 163 del 2006), previsti da disposizione di legge o da ordinanze del Presidente del Consiglio dei ministri, e la successiva pubblicazione integrale della motivazione medesima nel sito istituzionale con riferimento alla gara medesima;
  4. la previsione in tutti i bandi, gli avvisi, le lettere di invito o nei contratti adottati di una clausola risolutiva del contratto a favore della stazione appaltante in caso di violazione della clausole 1 e 2, contenute nell'art. 4 del protocollo di legalità stipulato con la Prefettura di Milano il 13 febbraio 2012;
  5. la previsione in tutti i bandi, gli avvisi, le lettere di invito della regola prevista dal comma 17 dell'art. 1 della l. n. 190 del 2012, e cioè che le ipotesi di gravi inosservanze delle clausole contenute nei protocolli di legalità o nei patti di integrità costituisca causa di esclusione dalla gara;
  6. l'impegno a stipulare un patto aggiuntivo al protocollo di legalità sopra indicato con il Prefetto di Milano che preveda l'esclusione dalla gara di coloro che abbiano commesso fatti di corruzione o di turbativa della libertà degli incanti e la previsione che l'eventuale scoperta dei fatti illeciti citati comporti l'esclusione dalla gara o la risoluzione immediata del contratto medesimo, fermo restando diverse determinazioni del Presidente dell'ANAC ai sensi dell'art. 32 del d.l. n. 90 del 2014.

Sempre nella stessa nota, il Presidente Cantone ha chiesto al commissario Unico Epo delegato dal Governo ed al CdA della società Expo di dare notizia al Presidente dell'ANAC se intendano accogliere le proposte indicate e in quali tempi esse potranno essere tradotte in provvedimenti effettivi.

Il Presidente ANAC, così come disposto dall'art. 30 del D.L. n. 90/2014, ha, infine, individuato i componenti dell'unità operativa speciale Expo 2015, disponendo i componenti dell'ufficio di staff e dell'ufficio di vigilanza e controllo.

Tutto questo nella speranza che l'attività di controllo dell'ANAC non faccia la stessa fine di quella dell'AVCP...


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