Esperto del giudice e CTU: la nuova norma sui compensi lede la dignità del professionista

La Legge 6 agosto 2015, n. 132 recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, recante misure urgenti in materia f...

23/09/2015
La Legge 6 agosto 2015, n. 132 recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria" (S.O. n. 50 della G.U. n. 192 del 20/08/2015) ha modificato le disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile prevedendo, in particolare, l'inserimento di un nuovo comma alla fine dell'art. 161 (Giuramento dell'esperto e dello stimatore) che recita:
"Il compenso dell'esperto o dello stimatore nominato dal giudice o dall'ufficiale giudiziario è calcolato sulla base del prezzo ricavato dalla vendita. Prima della vendita non possono essere liquidati acconti in misura superiore al cinquanta per cento del compenso calcolato sulla base del valore di stima".

Ho chiesto al Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo Giovanni Margiotta di rispondere ad alcune domande.

Cosa ne pensa di questa modifica?
”La norma di legge, già per il fatto che allunga i tempi di pagamento dei compensi al CTU, non fa altro che scoraggiare ulteriormente tale attività. La norma infatti, insieme al valore orario bassissimo riconosciuto per le vacazioni orarie, lede la dignità del professionista, che sarà sempre meno motivato a rendere, anche in tale ambito, prestazione di qualità”.

Il comma è stato inserito in sede di conversione del D.L., nel periodo estivo, senza che Ordini e Consigli Nazionali potessero in alcun modo intervenire. Pensa si potrà intervenire per modificare la norma?se si, come?
”Cosa dire? La politica è "sovrana"!Approvatala legge, la strada è tutta in salita e prima di una ulteriore modifica passerà molto tempo. La revisione delle tariffe giudiziarie è ormai non più rinviabile. Ma, purtroppo, l'attenzione della politica nei confronti dei professionisti è assai scarsa”.

In un recente comunicato (leggi articolo) il CNI ha parlato di regalo alle banche, cosa ne pensa?
”Ha detto bene il Presidente Zambrano. È un inaccettabile e ingiustificato regalo alle banche, dato che il costo delle perizie estimative non è a carico dello Stato ma di chi procederne nella esecuzione. La commissione Ingegneria forense dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo ha già avviato un tavolo tecnico con i magistrati delegati del Tribunale di Palermo per la definizione di norme che rendano unico il criterio di liquidazione ed equo il compenso del CTU incaricato".

Che ruolo devono avere i Consigli Nazionali nella redazione di norme che coinvolgono i loro iscritti? ”Dovrebbero avere un potere consultivo e quando questo passaggio viene consumato i risultati sono stati assolutamente positivi, come ad esempio nella emanazione dei decreti sui parametri 140/2012 e 143/2013. Per le leggi, in parlamento, è tutto più difficile”.

Conosce la Rete delle Professioni Tecniche?Se si, che ruolo dovrebbe avere all'interno del Parlamento?
”Il ruolo della Rete delle professioni, presieduta dall'ing. Zambrano è stato determinante nella stesura dei citati decreti 140 e 143. Quando viene interpellata da il proprio contributo competente con il supporto determinante del Centro Studi del CNI”.

Ringrazio l’ing. Margiotta per il prezioso contributo e lascio come sempre a voi l’ultima parola.

A cura di Ing. Gianluca Oreto
     
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