Consiglio nazionale Ingegneri: Linee guida per le bonifiche da ordigni bellici inesplosi

Il Consiglio nazionale degli Ingegneri (CNI) ha inviato, ai Presidenti degli Ordini territoriali, la circolare n. 829 dell’8 febbraio 2017 avente ad oggetto ...

13/02/2017

Il Consiglio nazionale degli Ingegneri (CNI) ha inviato, ai Presidenti degli Ordini territoriali, la circolare n. 829 dell’8 febbraio 2017 avente ad oggetto “Linee guida per le bonifiche da ordigni bellici inesplosi. Linee guida per il CSP relative alla valutazione del rischio di rinvenimento di ordigni bellici inesplosi e valutazione del rischio in caso di esplosione”.

Alla Circolare sono allegate le Linee guida e le relative Appendici elaborate dal Gdl Sicurezza che hanno l'obiettivo di definire i principali metodi di valutazione di indagine e le procedure da mettere in campo a partire dal 26/06/2016 data di entrata in vigore del D.M. n. 82/2015. Le stesse linee guida sono oggetto di un "indagine pubblica" presso gli Ordini provinciali al fine di recepire eventuali contributi e proposte migliorative. Eventuali osservazioni devono essere inviate entro il 10 marzo 2017.

Nel 2012 è stata emanata nel 2012 la legge n. 177, che introduce nel D.Lgs. n. 81/2008 precise azioni che il committente e il CSP, devono mettere in campo, al fine di valutare sia la possibilità di rinvenimento di ordigni bellici inesplosi, durante operazioni di scavo, sia il rischio di esplosione derivante dall’innesco accidentale di un ordigno bellico inesploso rinvenuto durante le attività di scavo.

Le linee guida poste in consultazione vogliono definire i principali metodi di valutazione e di indagine e le procedure da mettere in campo, a partire dal 26 giugno 20161, da parte del CSP. E’ importante evidenziare che la decisione finale di effettuare le attività di Bonifica Bellica Sistematica Terrestre da ordigni esplosivi residuati bellici (di seguito indicata come Bonifica Bellica), qualora a seguito della valutazione preliminare del rischio da parte del CSP venga indicata come necessaria, compete esclusivamente ai committenti e/o ai Responsabili dei Lavori.

Poiché l’eventuale attivazione della procedura di bonifica comporta tempi tecnico-amministrativi e costi è fondamentale che il progettista dell’opera (primo interlocutore del committente) ed il CSP caldeggino un’attivazione immediata senza attendere che la progettazione dell’opera sia completata o che l’intero appalto sia già aggiudicato.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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