Codice Appalti e Pubblica illuminazione: aggiornati i Criteri Ambientali Minimi

Sul S.O. n. 49 alla Gazzetta Ufficiale n. 244 del 18 ottobre 2017 è stato pubblicato il Decreto Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del m...

19/10/2017

Sul S.O. n. 49 alla Gazzetta Ufficiale n. 244 del 18 ottobre 2017 è stato pubblicato il Decreto Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare 27 settembre 2017 recante "Criteri Ambientali Minimi per l'acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica, l'acquisizione di apparecchi per illuminazione pubblica, l'affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblica".

Con la pubblicazione in Gazzetta del decreto viene abrogato il precedente DM 23 dicembre 2013 (leggi news) e vengono adottati i Criteri Ambientali Minimi per i prodotti e servizi di relativi a:

  • acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica;
  • acquisizione di apparecchi per l'illuminazione pubblica;
  • affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblica.

Ricordiamo che il nuovo decreto è stato emanato in riferimento al decreto 10 aprile 2013 e all'art. 34 del nuovo codice dei contratti (D.Lgs. n. 50/2016) rubricato “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” che stabilisce l'introduzione obbligatoria nei documenti progettuali e di gara dei criteri ambientali minimi e che ne disciplina le relative modalità, anche a seconda delle differenti categorie di appalto.

Tra l’altro:

  • al comma 2 del citato articolo 34 è precisato che i criteri ambientali minimi devono essere “tenuti in considerazione anche ai fini della stesura dei documenti di gara per l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’articolo 95 comma 6” del nuovo Codice dei contratti”;
  • al comma 13 dell’articolo 95 (Criteri di aggiudicazione dell’appalto) del nuovo Codice dei contratti è precisato che le amministrazioni aggiudicatrici devono indicare “il maggior punteggio relativo all’offerta concernente beni, lavori o servizi che presentano un minor impatto sulla salute e sull’ambiente”

Ovviamente, ciò significa che le amministrazioni devono non soltanto tenere in considerazione i criteri ambientali minimi nella stesura dei documenti di gara ma, anche, che devono indicare il maggior punteggio da assegnare a quelle offerte che presentano un minor impatto sulla salute e sull’ambiente.

Allegato al decreto troviamo l'aggiornamento dei Criteri Ambientali Minimi che risultano essere parte integrante del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica Amministrazione, di seguito PAN GPP, e tiene conto di quanto proposto nelle Comunicazioni della Commissione Europea COM(2008)397 recante “Piano d’azione su produzione e consumo sostenibili e politica industriale sostenibile”, COM(2008)400 “Appalti pubblici per un ambiente migliore” e COM(2011)571 “Tabella di marcia verso l’Europa efficiente nell’impiego delle risorse”.

Ricordiamo che con precedenti decreti sono stati definiti i criteri ambientali minimi relativi a:

  • arredi per interni, per l'edilizia e per i prodotti tessili dm 11.01.2017
  • Sanificazione per strutture ospedaliere dm 18.10.2016;
  • Ausili per l’incontinenza dm 24.12.2015;
  • Arredo Urbano dm 05.02.2015;
  • Cartucce per stampanti dm 13.02.2014;
  • Rifiuti urbani dm 13.02.2014;
  • Apparecchiature elettroniche per ufficio dm 13.12.2013
  • Illuminazione pubblica dm 23.12.2013;
  • Verde pubblico dm 13.12.2013
  • Carta dm 04.04.2013
  • Aspetti sociali negli appalti pubblici dm 06.06.2012
  • Pulizia e prodotti per l’igiene dm 24.05.2012
  • Veicoli dm 08.05.2012
  • Servizi energetici per gli edifici (illuminazione, climatizzazione) dm 07.03.2012
  • Ristorazione collettiva e derrate alimentari dm 25.07.2011
  • Serramenti esterni dm 25.07.2011

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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