Finanziaria 2018: Fondo di 10 milioni di euro per la demolizione di opere abusive

La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato nella seduta di martedì 19 dicembre 2017 un emendamento alla disegno di legge “Bilancio di pre...

21/12/2017

La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato nella seduta di martedì 19 dicembre 2017 un emendamento alla disegno di legge “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018” in cui è previsto un fondo ad hoc per aiutare i Comuni negli interventi di demolizione di opere abusive con uno stanziamento di 5 milioni per il 2018 e per il 2019; è prevista, altresì, una la banca dati dell'abusivismo con una dotazione di 500 mila euro nel 2019.

Con l’emendamento vengono inseriti, dopo il comma 12, i seguenti commi 12-bis e 12-ter:

12-bis. Nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è istituito un fondo finalizzato all’erogazione di contributi ai comuni per l’integrazione delle risorse necessarie agli interventi di demolizione di opere abusive, con una dotazione di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, con il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo e con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono definiti i criteri per l’utilizzazione e per la ripartizione del fondo. I contributi sono erogati sulla base delle richieste adeguatamente corredate della documentazione amministrativa  e contabile relativa alle demolizioni da eseguire ovvero delle risultanze delle attività di accertamento tecnico e di predisposizione degli atti finalizzati all’acquisizione dei manufatti abusivi al patrimonio, da parte dei comuni e delle regioni.

12-ter.  Al fine dell’attuazione del comma 12-bis è istituita presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la banca di dati nazionale sull’abusivismo edilizio, di cui si avvalgono le amministrazioni statali, regionali e comunali nonché gli uffici giudiziari competenti. A tal fine è autorizzata la spesa di 500.000 euro a decorrere dall’anno 2019. Gli enti, le amministrazioni e gli organi a qualunque titolo competenti in materia di abusivismo edilizio sono tenuti a condividere e trasmettere le informazioni relative agli illeciti accertati e ai provvedimenti emessi. In caso di tardivo inserimento dei dati nella banca di dati nazionale si applica una sanzione pecuniaria fino a euro 1.000 a carico del dirigente o del funzionario inadempiente. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sono definite le modalità di funzionamento, di accesso e di gestione della banca di dati.

In verità la disposizione non può definirsi ancora operativa in quanto si dovrà attendere:

  • l’emanazione di un decreto ministeriale con cui verranno definiti i criteri per l’utilizzazione e per la ripartizione del fondo;
  • l’attivazione della banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio da parte del Ministero delle infrastrutture.

Nella speranza che i precedenti adempimenti vengano predisposti al più presto al fine di rendere operativo il provvedimento, non possiamo non segnalare la novità contenuta nel comma 12-ter in cui è precisato che in caso di ritardi nell'inserimento nella banca dati delle informazioni su illeciti e relativi provvedimenti emessi sono previste multe fino a 1000 euro per i funzionari inadempienti.

 A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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