Crollo Ponte Morandi: Commissione ispettiva con un componente dimissionario e l’altro sollevato

Novità nella Commissione ispettiva istituita dal MIT per svolgere verifiche e analisi tecniche sul crollo all’altezza del Comune di Genova del Viadotto Polce...

24/08/2018

Novità nella Commissione ispettiva istituita dal MIT per svolgere verifiche e analisi tecniche sul crollo all’altezza del Comune di Genova del Viadotto Polcevera nel tratto dell’Autostrada A10 di collegamento con l’Autostrada A7 che era stata istituita dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con decreto del 14 agosto 2018.

La commissione ispettiva era composta dall’Arch. Roberto Ferrazza, provveditore alle opere pubbliche per il Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, con funzioni di Presidente; dai Professori Ivo Vanzi, Componente esperto del Consiglio superiore dei lavori pubblici, e Antonio Brencich, Professore associato dell’Università degli studi di Genova; dagli Ingegneri Gianluca Ievolella, Consigliere di supporto al Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici; Michele Franzese e Bruno Santoro, Dirigenti tecnici della Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali (leggi articolo).

Antecedentemente all’istituzione della Commissione il Presidente della Commissione Arch. Roberto Ferrazza ed il componente Antonio Brencich avevano sottoscritto, il primo in qualità di presidente ed il secondo in qualità di relatore, il verbale con cui il Comitato Tecnico-amministrativo del Provveditorato interregionale per le OO.PP. del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti e con sede a Genova aveva espresso il parere sul progetto esecutivo degli interventi di retrofitting strutturale del viadotto Polcevera dell’autostrada A/10 Genova-Savona. Alla pagina 5 del verbale (allegato alla presente) si legge testualmente “Sulla base della vasta banca dati ormai disponibile, è risultato uno stato di conservazione degli stralli delle pile 9 e 10 discreto; tuttavia i risultati delle prove riflettometriche hanno evidenziato un lento trend di degrado dei cavi costituenti gli stralli (riduzione d'area totale dei cavi dal 10 al 20%): e proprio per tale considerazione  la Committente ha ritenuto opportuno avviare una progettazione finalizzata  al rinforzo degli stralli delle pile 9 e 10”.

Sarebbe giusto capire come sia possibile definire le condizioni discrete con una riduzione dell’area totale dei cavi che (presumibilmente nello scorso anno?), si attestava anche al 20% e che a distanza di alcuni mesi non avrebbe potuto fare altro che incrementarsi. La domanda che sarebbe lecito porsi è "Come mai nessuno ha deciso di disporre la chiusura al traffico del viadotto?".

Era evidente, dunque, un conflitto di interessi esistente tra alcuni componenti della commissione ispettiva che erano stati, anche, componenti della Commissione che nell’approvare il progetto esecutivo, aveva evidenziato le carenze degli stralli ed arrivano oggi le dimissioni dalla Commissione ispettiva del componente Antonio Brencich mentre il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha revocato l’incarico al Presidente Arch. Roberto Ferrazza. Al posto del presidente subentrerà Alfredo Principio Mortellaro, dirigente del Consiglio superiore dei lavori pubblici con una esperienza trentennale alle spalle e che, nell'ambito dei molteplici compiti istituzionali, ha anche lavorato al collaudo di opere del Terzo Valico.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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