Codice dei contratti e sblocca cantieri: Per l’ANCI occorre tornare all’appalto integrato

Apprezzamento per le correzioni introdotte nel decreto legge ‘sblocca cantieri’ che, recependo molte proposte dell’Associazione, consente di accelerare gli i...

07/05/2019

Apprezzamento per le correzioni introdotte nel decreto legge ‘sblocca cantieri’ che, recependo molte proposte dell’Associazione, consente di accelerare gli investimenti comunali e di introdurre importanti semplificazioni specie per i piccoli comuni. La esprime l’Anci ascoltata in audizione presso la Commissione Lavori pubblici del Senato sulla conversione in legge dello ‘Sblocca cantieri’, che ha un importante capitolo sulle misure per le zone colpite da eventi sismici. A rappresentare l’Associazione erano presenti i sindaci di Norcia Nicola Alemanno, di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci, di Zafferana Etnea Salvo Russo di Santa Venerina e Salvo Greco.
Tra le misure introdotte che incassano la soddisfazione dell’Anci spiccano il ritorno al Regolamento Unico per la disciplina della fase di esecuzione degli acquisti di lavori, beni e servizi; e la possibilità di scelta delle modalità di acquisto di lavori, beni e servizi oltre le soglie già previste, per i comuni non capoluogo con una deroga all’obbligo di aggregazione prima previsto. Così come l’abrogazione dei termini ristretti per gli adempimenti di pubblicità legale che per i piccoli comuni erano un pesante onere amministrativo.
Ma per l’Anci, accanto a questi risultati, restano questioni da definire meglio nell’iter parlamentare del decreto. Ad iniziare dalla riscrittura di alcune norme che, rendendo obbligatoria la procedura ordinaria di gara per tutti gli appalti di lavori da 200.000 euro fino alla soglia comunitaria, fanno venire meno la procedura negoziata che permetteva un notevole risparmio di risorse e tempo.Chiediamo il ripristino di questa procedura che riguarda gli appalti tra 200 mila e 1 milione di euro, quanto meno per i settori urgenti come l’edilizia scolastica”, ha spiegato il sindaco di Norcia Nicola Alemanno. Che ha ricordato come “il 70% degli appalti, specie manutenzioni, interessa i piccoli comuni, che sarebbero così molto penalizzati in contraddizione con la semplificazione delle procedure cui mira il decreto”. Per il sindaco umbro comunque: “Il primo vero sblocca cantiere da attuare è quello della ricostruzione”. 

Ancora l’Associazione pur apprezzando l’apertura sull’allungamento dei termini della fase transitoria per poter ricorrere al cd appalto integrato, auspica una modifica che consenta il suo utilizzo “a regime” e non solo in deroga e per un periodo transitorio. La delegazione associativa ha presentato anche un pacchetto di norme per la modifica del codice appalti in materia di somme urgenze e interventi di protezione civile, concordato con il Dipartimento governativo.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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