Ritenute e compensazioni appalti 2020: le imprese chiedono un rinvio

Il mondo dell'imprenditoria scrive al Ministro Gualtieri chiedendo di procrastinare l'entrata in vigore delle nuove regole in materia di ritenute negli appalti

di Redazione tecnica - 12/02/2020

Ritenute e compensazioni appalti 2020: il mondo dell'imprenditoria scrive al Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri chiedendo di procrastinare l'entrata in vigore delle nuove regole in materia di ritenute negli appalti.

Che i nuovi obblighi fiscali previsti dalla Legge 19 dicembre 2019, n. 157 di conversione del Decreto-Legge 26 ottobre 2019, n. 124 (c.d. Decreto Fiscale) non piacessero alla imprese è fatto noto. Lo dimostra la lettera inviata da ABI, ANCE, Assonime, Confindustria e R.E TE. Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) al Ministro dell'Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri in cui si denuncia il possibile blocco di interi settori a seguito dell'entrata in vigore delle nuove regole che riguardano le ritenute e compensazioni negli appalti.

La lettera chiede la soppressione delle nuove regole in materia di ritenute negli appalti o, almeno, di procrastinarne l'entrata in vigore al 1° luglio 2020, applicandole ai contratti stipulati dal 1° gennaio 2020, rivedendone i meccanismi di applicazione.

Secondo il mondo dell'imprenditoria "Ci sono ancora molti profili che richiedono ulteriori approfondimenti per consentire l'adeguamento dei processi gestionali e amministrativi, sia delle imprese committenti sia di quelle esecutrici. Infatti poter confidare su un quadro regolatorio chiaro in tutti gli aspetti è un presupposto imprescindibile per consentire alle imprese di riorganizzare, una volta per tutte, i processi amministrativi e gestionali e di eseguire correttamente i nuovi adempimenti che, altrimenti, si pretenderebbe di ottenere “al buio” dal prossimo 17 febbraio".

Molte imprese segnalano il concreto pericolo che la nuova disciplina possa bloccare l'attività di interi settori. È necessario inoltre un sistema automatizzato e digitalizzato di rilascio dei certificati per evitare il rischio ingolfamento degli Uffici territoriali dell'Agenzia delle Entrate. Il mondo imprenditoriale rinnova, ancora una volta, la disponibilità ad individuare soluzioni alternative che - a parità di efficacia - evitino oneri spropositati a carico delle imprese derivanti da nuovi e insostenibili compiti di controllo.

Le nuove regole in vigore

Entrando nel dettaglio, l'art. 4 del D.L. n. 124/2019 introduce, a partire dall'1 gennaio 2020, una norma in tema di ritenute e compensazioni in appalti e subappalti che riscrive integralmente l’art.17-bis del D.Lgs. n. 241/1997. In particolare, sempre a decorrere dall'1 gennaio 2020, il committente che affida il compimento di una o più opere o di uno o più servizi di importo complessivo annuo superiore a 200.000 euro a un’impresa, tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati, caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi di attività del committente, e di beni strumentali di proprietà del committente, deve richiedere alle imprese appaltatrici/subappaltatrici/affidatarie copia delle deleghe di pagamento relative al versamento delle ritenute fiscali per i lavoratori dipendenti direttamente impiegati nei lavori o servizi. A tal fine, le imprese appaltatrici o affidatarie e subappaltatrici effettueranno distinti versamenti, con F24 specifico per singolo committente, senza possibilità di compensazione delle ritenute dovute con propri crediti fiscali.

Il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che evita l'applicazione delle nuove disposizioni in materia di ritenute sugli appalti

Ricordiamo che con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate 6 febbraio 2020 è arrivato lo start per il modello di certificazione dell’Agenzia delle Entrate che consente di evitare l'applicazione delle nuove disposizioni in materia di ritenute sugli appalti; il rilascio del certificato, che garantisce la sostanziale affidabilità dell'impresa che effettua i lavori, permetterà di compensare debiti relativi a ritenute sui redditi di lavoro dipendente con crediti fiscali a disposizione dell'impresa stessa (leggi articolo).

In allegato il Dossier ANCE "Ritenute e compensazioni negli appalti e subappalti".

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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