Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: Il Presidente Conte invia alle Camere le linee guida

Il documento definisce, in via preliminare, gli obiettivi strategici di lungo termine, le aree tematiche di intervento e le azioni su cui si articolerà il PNRR

di Redazione tecnica - 17/09/2020

Con una nota del 15 settembre scorso, il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha inviato ai Presidenti di Camera e Senato la proposta di Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza approvate nei suoi contenuti essenziali.

Il documento definisce, in via preliminare e sintetica gli obiettivi strategici di lungo termine, le aree tematiche di intervento e le azioni su cui si articolerà il Piano nazionale di ripresa e resiliena, che l'Italia dovrà presentan· alla Commissione europea nei prossimi mesi, una volta completato l'iter di approvazione dei regolamenti attuativi del Recovery Plan europeo.

Il PNRR basato sugli Stati generali

Il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) dell’Italia si baserà sul Piano di Rilancio presentato dal Presidente del Consiglio e approfonditamente discusso nei recenti ‘Stati Generali’ (13-21 giugno 2020) e si compone di 38 pagine e 32 slide.

Obiettivi del PNRR

Coerentemente con gli obiettivi enunciati dalla Commissione Europea nel formulare la proposta di regolamento per Next Generation EU, nonché con il Piano di Rilancio del Governo, la strategia complessiva di riforma e politica economica del PNRR contribuirà al raggiungimento di obiettivi quantitativi di lungo termine.

Tali obiettivi possono essere inizialmente riassunti come segue:

  • Raddoppiare il tasso medio di crescita dell’economia italiana (0,8% nell’ultimo decennio), portandolo quantomeno in linea con la media UE (1,6%)
  • Aumentare gli investimenti pubblici per portarli almeno al 3% del PIL
  • Portare la spesa per Ricerca e Sviluppo (R&S) al di sopra della media UE (2,1%, rispetto al nostro attuale 1,3%)
  • Conseguire un aumento del tasso di occupazione di 10 punti percentuali per arrivare all’attuale media UE (73,2% contro il 63,0% dell’Italia)
  • Elevare gli indicatori di benessere, equità e sostenibilità ambientale
  • Ridurre i divari territoriali di reddito, occupazione, dotazione infrastrutturale e livello dei servizi pubblici
  • Aumento dell’aspettativa di vita in buona salute
  • Promuovere una ripresa del tasso di natalità e della crescita demografica
  • Abbattere l’incidenza dell’abbandono scolastico e dell’inattività dei giovani
  • Migliorare la preparazione degli studenti e la quota di diplomati e laureati
  • Rafforzare la sicurezza e la resilienza del Paese a fronte di calamità naturali, cambiamenti climatici, crisi epidemiche e rischi geopolitici
  • Promuovere filiere agroalimentari sostenibili e combattere gli sprechi alimentari
  • Garantire la sostenibilità e la resilienza della finanza pubblica

PNRR articolato in 6 missioni

Le sei missioni in cui si articolerà il PNRR rappresentano aree “tematiche” strutturali di intervento. A loro volta le missioni sono suddivise in cluster (insiemi) di progetti omogenei e funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo.

Le sei missioni sono:

  1. Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo
  2. Rivoluzione verde e transizione ecologica
  3. Infrastrutture per la mobilità
  4. Istruzione, formazione, ricerca e cultura
  5. Equità sociale, di genere e territoriale
  6. Salute

Nella nota inviata ai due Presidenti di Camera e Senato, il Premieri Giuseppe Conte precisa che “Se le Camere lo ritertanno opportuno, il Governo è disponibile a riferire sulle linee essenziali del documento, sia nella sede decentrata delle Commissioni sia nella sede plenaria dell'Assemblea”.

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A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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